Roccatederighi, 23 agosto 2022 – Terra e mare, porti e mura, leccio e giunco. L’osmosi tra la Maremma e il suo Mediterraneo è quotidiana e salda, come al tempo dei Lucumoni, come impressa sulle monete in uso a Vatluna.
E poco cambia che il paesaggio maremmano, per la dura fatica dell’uomo, sia così mutato e il sale di Prile scomparso. Ancora questa terra-mare offre un’indomita verità, dove il cibo è ancora frutto del lavoro, imprigionato alle leggi del tempo, al cerchio delle stagioni, ai rovesci della natura; una natura che conserva boschi fondi e paurosi e cinghiali irsuti, che forza l’uomo a essere sterpatore o carbonaio o ancora minatore a Campiano o a Niccioleta, esplorando le sue viscere.
La riscoperta e la valorizzazione del legame tra queste due anime della stessa madre-terra è lo scopo del Premio “La Maremma per il Mediterraneo”, andato in scena alla Trattoria il Corso di Roccatederighi, con il contributo di Pro Loco e Ampeleia.
La prima edizione, svoltasi domenica 21 agosto, ha visto premiare Gianni Bonini, che ha valorizzato questa terra marittima con l’energia, e i due Rafanelli, Luigi e Simona, padre e figlia, colonne portanti del Museo archeologico di Vetulonia “Isidoro Falchi” – perché c’è un genius loci. Madrina della serata Stefania Craxi, tutta mediterranea, per sangue e per destino.
La rassegna stampa completa del Premio “La Maremma per il Mediterraneo”
La Maremma per il Mediterraneo, il genius loci che lega questa Terra benedetta alla grande Storia. Il riconoscimento della Trattoria Il Corso di Roccatederighi che mi onora. Grazie Francesca, grazie Senatore Craxi. pic.twitter.com/FPQz6ZxBPU
— gianni bonini (@GBonini50) August 23, 2022
Una serata per promuovere un’altra cultura del territorio e dell’ambiente, per fare riflessione politica in altri tempo-luoghi, nel rito del cibo e del vino, per accendere una mutualità e una solidarietà orizzontale – una scelta più che mai concreta e non un vagheggiamento naïf – da contrapporre subito al solipsismo dell’impaludamento digitale.