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28 ottobre: cent’anni dopo la Marcia su Roma. La sintesi dell’evento di Tazebao e ARS

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Una prima sintesi sui contenuti del convegno promosso da Il Tazebao e ARS in occasione dei 100 anni dalla Marcia su Roma

Firenze, 28 ottobre 2022 – Un convegno volutamente non accademico ma partecipativo, perché il fascismo è stato un fenomeno di massa che ha condizionato non solo la Grande Storia ma la storia di ogni italiano ed è per questo doveroso capirne la genesi, i motivi dell’affermazione, le forme. In occasione dei cento anni dalla Marcia su Roma Il Tazebao e l’Archivio Riformisti Socialisti (ARS) hanno promosso un evento di approfondimento interdisciplinare, individuando nel colpo di mano di Mussolini un definitivo “punto di rottura” nella storia italiana ed europea.

Da sinistra: Andrea Ferravante, Lorenzo Somigli, Irene Ivanaj.

Irene Ivanaj ha riflettuto sulla discontinuità e la continuità tra stato liberale e regime, con uno sguardo soprattutto alla classe dirigente ministeriale, statale e para. Lorenzo Somigli ha ricondotto il successo del fascismo all’incapacità delle classi dirigenti liberali di leggere la debordante questione sociale ma anche all’abilità di Mussolini di offrire il nazionalismo quale collante identitario per una borghesia come quella italiana priva di una sua identità politica. Grazie ad Andrea Ferravante è stato possibile, inoltre, chiarire nel dettaglio lo svolgimento di quei giorni concitati, con le prospettive di alcuni protagonisti, e anche le interconnessioni con le obbedienze massoniche italiane, in un rapporto articolato con Mussolini e il fascismo.

L’intervento di Gianni Bonini.

Gianni Bonini ha evidenziato il ruolo decisivo dei ceti medi emergenti che cavalcano il fascismo nella speranza di farsi spazio a danno della vecchia classe dirigente liberale che ha guidato (male) la guerra, con Caporetto, le decimazioni, il Carso e Cadorna. Leonardo Tirabassi ha ripercorso le reazioni italiane e internazionali al “colpo di stato” o alla “rivoluzione rassicurante”, evidenziando la responsabilità politica dei massimalisti e dei socialisti che, in un contesto europeo segnato dalla Rivoluzione sovietica, dal collasso degli Imperi e dall’ingresso degli Stati Uniti, ignorano l’impatto del reducismo e spingono il Re a tentare l’opzione Mussolini per il governo. Per Laura Lodigiani, concordando con gli altri sulle cause e sul ruolo della borghesia, il fascismo è stato anche un fenomeno di costume, con forte penetrazione nel mondo culturale, dello spettacolo e dei già potenti allora mass media, un fascismo, insomma come esito della società di massa ma anche come acceleratore.

L’evento ha riscosso grande interesse e per questo ringraziamo tutti i relatori e i partecipanti

Nei prossimi giorni Il Tazebao pubblicherà gli interventi dei relatori in forma integrale.

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