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Viaggi estivi: tra Realpolitik e Diritti Umani

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Dopo il viaggio del Presidente degli Stati Uniti in Arabia Saudita, la Grecia e la Francia invitano il principe ereditario saudita MBS a recarsi ad Atene e Parigi per parlare di energia, a discapito dell’assassinio del giornalista saudita Jamal Khashoggi, come tutti i media di comunicazione hanno avuto la premura di sottolineare insistentemente. Tant’è vero che questo è il primo viaggio diplomatico, a due tappe, in Europa del principe dopo l’episodio del 2018, e non a caso dopo la visita del presidente americano nel Regno.

Prima tappa: l’Ellade

Viaggio pomposo degno della casata reale: la sola visita di MBS in Grecia ha comportato una delegazione di 700 persone che è arrivata a bordo di 7 aerei, uno dei quali sarebbe stato adibito a ospedale. Inoltre, secondo il portale di notizie greco Iefimerida e citato dall’arabo Al Mayadeen [1], la missione saudita ha richiesto 350 limousine, che non erano tutte disponibili in Grecia e alcune sono state fatte arrivare dalla Bulgaria e dalla Germania.

Nel corso della crisi energetica, la posizione della Grecia nei confronti di MBS è chiaramente cambiata e il problema dei diritti umani che aveva affrontato con Riyadh è diventato un lontano ricordo, poiché ha cercato di risolvere il suo problema energetico attraverso colloqui con l’Arabia Saudita senza alcun riferimento al giornalista ucciso.

Prima dell’arrivo di MBS in Grecia, il ministro dello Sviluppo, Adonis Georgiadis, ha dichiarato ad Arab News [2]: “Questo è molto importante per la Grecia e molto importante per le nostre relazioni perché onoriamo e ammiriamo la sua leadership, la sua visione per il regno dell’Arabia Saudita e il modo in cui il regno sta progredendo verso la nuova era dell’umanità nelle energie rinnovabili e nelle nuove tecnologie”.

Parlando con Arab News via Zoom da Atene, Georgiadis si è detto fiducioso che le aziende e gli investitori greci arriveranno a svolgere un ruolo di primo piano nello sviluppo di NEOM, la nuova smart city dell’Arabia Saudita che sta prendendo forma sulla costa del Mar Rosso e che è uno dei numerosi grandi progetti lanciati nell’ambito del programma di riforma sociale e diversificazione economica Vision 2030 del Regno. Sottolineando i legami diplomatici e commerciali sempre più stretti tra le due nazioni, Georgiadis ha confermato che diversi nuovi memoranda d’intesa saranno firmati dal principe ereditario e dal primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis nel corso di una cerimonia speciale al Museo dell’Acropoli di Atene.

Voler ospitare la cerimonia di firma in questa sede ha un valore simbolico. Il ministro greco ha chiarito subito la scelta della location: “[…] questo è solo un (messaggio) del nostro primo ministro al Regno dell’Arabia Saudita per mostrare come riteniamo che voi siate qualcosa di molto eccezionale per noi” [3]. Georgiadis firmerà protocolli d’intesa sugli investimenti e sul commercio. Come da lui stesso specificato nell’intervista al giornale arabo, i protocolli riguarderanno i seguenti argomenti: uno nel settore della difesa, uno in quello dell’alta tecnologia e nel settore marittimo, un protocollo d’intesa molto importante per la cultura e lo scambio culturale. In totale sono stati firmati 17 accordi bilaterali tra Arabia Saudita e Grecia. Tuttavia, il più importante è quello che prevede l’installazione di un cavo elettrico tra i due Paesi. MBS ha promesso che tale installazione fornirà all’Europa “energia molto più economica” [4].

Nel 2020, le esportazioni greche verso l’Arabia Saudita sono state valutate in 339,04 milioni di dollari, mentre le importazioni dal Regno si sono attestate a 620,57 milioni di dollari, secondo il database Comtrade delle Nazioni Unite [5] sul commercio internazionale. Per incrementare gli investimenti bilaterali, lo scorso settembre il Consiglio delle Camere saudite ha firmato un memorandum d’intesa per istituire il Consiglio d’affari saudita-greco.

Lo scorso dicembre, le due nazioni hanno firmato un accordo di cooperazione sul trasporto marittimo per sviluppare la navigazione marittima commerciale, aumentare il traffico di navi commerciali e incoraggiare il commercio.

A marzo, l’Arabia Saudita e la Grecia hanno firmato un protocollo d’intesa che apre la strada a innovazioni nel campo delle energie rinnovabili, tra cui l’idrogeno verde e blu, e allo sviluppo di una rete di cavi in fibra ottica che collegherà i dati dal sud-est asiatico all’Europa centrale.

Seconda e ultima tappa: una Parigi ospitale per metà

Giovedì il presidente francese Emmanuel Macron ha ospitato MBS per un colloquio a Parigi. Il Presidente francese, nell’invitare il leader de facto, ha sfidato le critiche secondo cui un simile invito è profondamente inappropriato, visto lo smembramento del giornalista Jamal Khashoggi avvenuto solo quattro anni fa. Tuttavia, la visita di Biden a Riyadh ha dato a bin Salman un lasciapassare per un incontro a Parigi.

Anche la Francia si trova ad affrontare la crisi della Grecia, mentre la guerra in Ucraina e le sanzioni collettive dell’Occidente alla Russia aggravano la crisi energetica in tutto l’Occidente. Il secondo argomento sul tavolo in Francia ha riguarda l’accordo nucleare iraniano, il JCPOA.

Il Tazebao: Grandi manovre a Oriente! – 27/07/2022

Dopo che l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha innescato un’impennata dei prezzi dell’energia all’inizio dell’anno, l’Arabia Saudita ha subito le pressioni degli Stati Uniti e delle potenze europee per pompare più petrolio. L’aumento dei prezzi del petrolio è stato un fattore chiave dell’inflazione negli Stati Uniti, che ha raggiunto i massimi da 40 anni a questa parte, mettendo sotto pressione l’amministrazione Biden in vista delle elezioni di midterm di quest’anno.

Ma il più grande esportatore di greggio al mondo ha resistito alle pressioni per aprire i rubinetti della fornitura, citando il suo impegno a rispettare i programmi di produzione determinati dal blocco di esportatori OPEC+ di cui è co-leader insieme alla Russia.

Sul punto, l’intervista su Transatlantic Policy Quarterly: Interview – Roger Eddé analyses the “Great Game”

La scorsa settimana il presidente francese Emmanuel Macron ha ricevuto a Parigi il nuovo presidente degli Emirati Arabi Uniti, lo sceicco Mohamed bin Zayed Al-Nahyan. Durante il viaggio i funzionari hanno annunciato un accordo tra il gigante francese dell’energia Total Energies e la compagnia petrolifera statale degli Emirati Arabi Uniti ADNOC “per la cooperazione nel settore delle forniture energetiche”. “Gli Emirati Arabi Uniti sono interessati a sostenere la sicurezza energetica nel mondo in generale e in Francia in particolare” [6], ha dichiarato lo sceicco Mohamed a Macron.

Prima del viaggio, il suo consigliere diplomatico Anwar Gargash aveva sottolineato come gli Emirati Arabi Uniti stessero cercando di riorientare le proprie forniture verso l’Europa.

“Abbiamo venduto il nostro petrolio all’Estremo Oriente per 40 anni e ora lo stiamo dirigendo verso l’Europa in questo periodo di crisi” [7], ha dichiarato Mr. Gargash.

Oltre alla crisi energetica, hanno figurato in agenda i seguenti temi: la guerra russo-ucraina, il dossier nucleare iraniano e la situazione nello Yemen, alla luce della continua interferenza iraniana attraverso il contrabbando di armi e munizioni e l’invio di esperti militari alle milizie Houthi, nonché le elezioni presidenziali libanesi.

La mossa del Presidente Macron, tuttavia, non rappresenta un cambiamento di politica. Otto mesi fa, è stato il primo capo di Stato occidentale a visitare l’Arabia Saudita dopo l’assassinio di Khashoggi. Da allora, il principe bin Salman ha intrapreso un processo di riabilitazione diplomatica. A marzo ha ospitato a Riad il primo ministro britannico Boris Johnson e due settimane fa il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha visitato Jeddah.

Durante l’incontro, il principe ereditario e il presidente francese, hanno discusso i passi per la formazione di un consiglio di partenariato strategico saudita-francese e sul percorso di cooperazione nel campo della produzione di navi e fregate in Arabia Saudita, alla luce del memorandum d’intesa tra la compagnia statale Saudi Military Industries Company e il gruppo francese “Naval” firmato tra le due parti nel febbraio 2019 [8]. Lo scorso dicembre, la Saudi Military Industries Company ha annunciato il lancio di una joint venture con la società francese Vijac Aero e Saudi Dussur per la costruzione di una fabbrica di cellule aeree nel Regno. La visita del principe ereditario Mohammed bin Salman in Francia nel 2018 ha visto la firma di 19 protocolli e accordi tra aziende francesi e saudite per un valore complessivo di oltre 18 miliardi di dollari, tra cui settori industriali come il petrolchimico e il trattamento delle acque, oltre a turismo, cultura, sanità e agricoltura.

Il viaggio di bin Salman arriva a pochi giorni dalle visite del Presidente degli Emirati Arabi Uniti Mohammed Ben Zayed Al Nahyan e del Presidente egiziano Abdel Fattah Al-Sissi, due regimi in cui i diritti umani vengono regolarmente violati. Ancora una volta, questi incontri sollevano interrogativi come ha notato Le Monde [9], mentre l’Occidente cerca di dimostrare i meriti dell’opposizione all’invasione russa dell’Ucraina in nome della democrazia e dei diritti umani.

Un numero crescente di Paesi denuncia l’ipocrisia dell’Occidente e il doppio standard fissato per amici e nemici. Non è una novità! È un sentimento vecchio! Le menzogne che hanno giustificato l’invasione dell’Iraq e l’intervento in Libia hanno indebolito la capacità delle democrazie occidentali di esprimersi sulle questioni internazionali. C’è anche un forte contrasto tra le forti emozioni e gli sforzi internazionali suscitati dall’invasione russa dell’Ucraina e il silenzio assordante che dal 2015 accompagna la guerra dell’Arabia Saudita nello Yemen. La propaganda russa non ha lesinato di utilizzare questi incidenti per mettere in dubbio le intenzioni dell’Occidente in Ucraina.

Note
  1. Al Mayadeen English “https://english.almayadeen.net/news/politics/mbs-in-greece-then-to-france-as-western-energy-crisis-deepen”, 28 Luglio 2022.
  2. Noor Nugali “INTERVIEW: Relationship between Greece and Saudi Arabia ‘more than excellent,’ says Greek Development Minister Adonis Georgiadis”, Arab News del 26 Luglio 2022, aggiornato al 27 Luglio.
  3. Ibidem.
  4. Al Mayadeen English “https://english.almayadeen.net/news/politics/mbs-in-greece-then-to-france-as-western-energy-crisis-deepen”, 28 Luglio 2022.
  5. Noor Nugali “INTERVIEW: Relationship between Greece and Saudi Arabia ‘more than excellent,’ says Greek Development Minister Adonis Georgiadis”, Arab News del 26 Luglio 2022, aggiornato al 27 Luglio.
  6. France 24, “France, UAE sign strategic deal to partner on energy projects”, 18 Luglio 2022.
  7. Ibidem.
  8. Ajel News, “MBS’ visit to France, mutual interest issues on agenda”, 27 Luglio 2022.
  9. Le Monde, Editoriale, “Mohammed bin Salman in Paris: An uncomfortable visit raises questions on Western hypocrisy”, 29 Luglio 2022.

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