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Quando Beirut sarà finalmente libera?

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Un anno fa Il Tazebao seguiva in diretta le proteste a Beirut nel primo anniversario della drammatica esplosione del 4 agosto. Queste le foto, di cui molte inedite.

Beirut oltraggiata, ridotta in frantumi, Beirut martire. Quando Beirut sarà liberata? Tra i vari cartelli dei manifestanti uno coglie il significato della protesta ma anche i suoi sentimenti contrastanti, i dubbi, la rabbia repressa, l’assenza di giustizia, l’insofferenza per il silenzio complice del potere.

Strazianti le foto con i volti delle persone uccise, tra cui quelle dei pompieri intervenuti per tentare di domare le fiamme: figli, mariti e mogli, colleghi, famiglie spezzate.

La mobilitazione della società civile. Alla manifestazione hanno partecipato anche molti rappresentanti della società civile, come gli avvocati, gli infermieri e gli ingegneri, tutti ben riconoscibili. Indubbio che questo corpo sociale fortemente critico, insieme al voto dei libanesi all’estero, abbia influito sull’esito delle ultime elezioni legislative, favorendo la formazione del polo non allineato in parlamento.

“Un passo debole ma nella giusta direzione”, secondo il Democracy Reporting International – Lebanon (07/06/2022)

La sovranità del Libano. Ogni manifestazione è, per sua natura, composita e le richieste sono spesso differenti, quando non apertamente contrastanti. Su un punto c’era un generale accordo: il recupero e il ripristino della sovranità libanese, impossibile, secondo i presenti, fino a quando ci saranno milizie irregolari sul territorio. In tal senso la richiesta di applicare la risoluzione 1559.

Piazza dei Martiri della Rivoluzione. Dopo la commemorazione al porto il corteo si sposta a downtown, in piazza dei Martiri, dove campeggia la statua di Marino Mazzacurati dedicata ai martiri della rivolta contro gli Ottomani. La piazza è il cuore pulsante di ogni protesta e fu l’epicentro della cosiddetta “Rivoluzione d’Ottobre” nel 2019.

A oltre un anno e mezzo (foto del gennaio 2022), l’area del porto di Beirut porta ancora i segni dell’esplosione. Nel frattempo, quanto rimasto dei silos inizia a sbriciolarsi completamente. La giustizia è ancora un miraggio e la vita è ancora sospesa al quel 4 agosto di due anni fa.

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