Dopo l’evento del 22 maggio “Firenze Campo di Marte: lo stadio, la comunità, l’occasione perduta” alla libreria L’Ora Blu, Il Tazebao pubblica tutti gli interventi.
«Nella trasformazione della città ha un ruolo centrale il capitalismo delle piattaforme, una su tutte Airbnb, che promuove un modello che contraddice la natura stessa dello stare e del vivere un luogo».
di Lorenzo Villani
Ringrazio Il Tazebao per aver promosso l’iniziativa di oggi e per l’invito. Voglio ripartire da una domanda che è emersa nel corso del dialogo: che cos’è una città senza i suoi cittadini? È il nodo della questione. Premetto che ho iniziato a seguire l’urbanistica vivendo all’Isolotto, un quartiere che soffre per il distacco tra centro e periferia, che dà manodopera senza ricevere in cambio servizi.
A Firenze ci sono 18 mila famiglie in crisi abitativa, un dato che si finge troppo spesso di non voler vedere. È innegabile ciò che sta succedendo dentro la città. Intorno alla questione dell’abitare, c’è quella degli student hotel. Sono in costruzione 7 nuovi studentati di lusso in città. Mentre l’agenzia per il Diritto allo Studio Universitario riesce a rispondere solo al 30% delle domande, con conseguente instabilità abitativa, emergono studentati di lusso per studenti di lusso, come abbiamo spiegato in una nuova inchiesta de La Città Invisibile. Questo vuol dire impedire il diritto studio e il diritto casa. Questa assenza di visione annichilisce il tessuto urbano e quello umano di conseguenza.
In questa trasformazione ha un ruolo centrale il capitalismo delle piattaforme – in linea con il capitalismo digitale e della sorveglianza – una su tutte Airbnb, che promuove un modello che contraddice la natura stessa dello stare e del vivere un luogo, negando un’identità e una cittadinanza critica.
Secondo quanto riferito da Repubblica Firenze, un appartamento su cinque nel centro di Firenze è su Airbnb; non solo, in meno di cinque anni, il modello di Airbnb, che parte promuovendo l’idea che ognuno possa essere host, si è tradotto nel monopolio gestito da 20 host, la stragrande maggioranza nell’area Unesco. Ciò sta cambiando la città, che diventa un luogo senza relazioni. Una città che esclude.
Gli altri interventi
- Firenze e la Bellezza (Francesco Borgognoni)
- Finis Florentiae (Gianni Bonini)
- Il turismo di massa mette in discussione la nostra civiltà. La nostra sfida dev’essere radicale (Lorenzo Somigli)