Willi dixit: “Solo un italiano della diaspora potrebbe salvare l’Italia”

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Il Tazebao – Unificata l’Italia, Londra la demonetizza fottendosi l’oro del Banco di Napoli e centellinando l’emissione di moneta: il credito. Esattamente come oggi. Lo scopo è far emigrare nelle Americhe sue (sono entrambe sue) gli italiani: il più grande popolo al mondo. E così è. I milioni di italiani che sbarcano nelle due Americhe lavorano così tanto e così bene, che in pochi anni sono in grado di inviare in Italia l’oro: dollaro e peso sono emessi e scambiabili “a vista” in oro. A Roma Giolitti e Nitti capiscono: Legge n.24 , 1° febbraio 1901/2. È affidato al Banco di Napoli dell’Italia socialista il servizio di raccolta e trasmissione nel Regno dei risparmi degli emigrati. Si usa il vaglia. Gli italiani non sono eretici tedeschi o scandinavi che odiano i genitori. L’Italia in breve tempo è sommersa dall’oro. Giannini fonda a S. Francisco la Bank of America. Gli italiani fanno grandi Argentina e Brasile dove fino al loro arrivo spagnoli e portoghesi avevano costruito in 3 secoli qualche chiesa e un paio di porti. A Roma, Giolitti e Nitti muovono su Libia e Abissinia. 7 febbraio 1992, consegnata la Russia ai trotzkisti, tocca distruggere l’Italia, legandola al blocco continentale delle famiglie padrone che odiano l’Italia. L’Italia conosce il trentennio della vergogna. Come previsto ed evitato ai loro tempi da Leone XIII e Pio XII. Solo un italiano della diaspora potrebbe salvare l’Italia. Come fece Pio XII. Furono i siculi di Londra loro a liquidare Napoli e consegnarle l’Italia? Un siculo va dove operò Pio XII: ricomporre lo scisma; mettere fine al trotzkismo di Stato; e rifare grande l’Italia.

Willi Münzenberg (via X)

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