Nel caos della dismissione si riaffaccia l’allarme sanitario: vent’anni dopo si riparla di aviaria. Il Tazebao del giorno

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Il Tazebao – Appena ieri Il Post ha accennato un nuovo episodio della tregenda di uno dei pochi Paesi in Europa senza il salario minimo, laddove, analizzando i dati pur riferiti soltanto ai dipendenti di imprese e istituzioni pubbliche con non meno di dieci dipendenti, emerge che nel quinquennio 2018-2022 i lavoratori a bassa retribuzione oraria (meno di 8,9€ all’ora) sono passati dal 9,8% al 10,7%, concentrandosi perlopiù tra chi ha un titolo di studio inferiore al diploma e chi esercita professioni non qualificate; un dato allarmante se si considera, del pari, l’aumento del lavoro nero e dell’abbandono scolastico, e un nuovo cavallo di battaglia per le opposizioni adesso a guida Schlein che, tuttavia, non hanno mai introdotto misure di sostegno per contrastare questa tendenza negativa, anzi, vi hanno attivamente partecipato negli anni coi provvedimenti che vanno dal Pacchetto Treu al Jobs Act. In crisi anche il settore vitivinicolo, di cui già abbiamo parlato in questa rubrica: in questo primo quarto di secolo, secondo quanto riporta un rapporto di Ismea e Rete Rurale Nazionale, dal 2000 al 2024 in Italia si sono persi ben 117.000 vigneti: dai 792.440 del 2000 si è scesi ai 675.135 del 2023, mentre la produzione è andata via via concentrandosi nelle mani dei grandi produttori. Il 20% del “parco vigne” del nostro Paese è in mano ad aziende dalla superficie vitata superiore a 20 ettari. In tutto ciò torna anche il panico sanitario, connesso probabilmente al ritorno di Trump: dopo vent’anni si torna a parlare di influenza aviaria, dandosi notizia del rilevamento di 53 focolai di cui quasi la metà al nord, tra Lombardia, Friuli Venezia-Giulia, Emilia-Romagna e provincia di Verona: milioni di polli sono già stati abbattuti e si sono istituite zone di ulteriore restrizione. Un dettaglio non di poco conto, se si guarda al fatto che il settore avicolo rappresenta il 30% della produzione nazionale. (JC)

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