Il Tazebao – In evidente risposta alla risoluzione dell’Europarlamento che invita gli Stati membri dell’UE a revocare il divieto alle restrizioni nei confronti dell’Ucraina per l’impiego delle armi occidentali verso l’entroterra russo, alla riunione del Consiglio di Sicurezza della Federazione Russa di ieri Putin ha ufficialmente proposto tre criteri per l’esecuzione di una rappresaglia atomica contro gli aggressori: 1) Attacco da parte di uno Stato non nucleare, ma con la collaborazione di uno Stato nucleare; 2) Ricezione di informazioni affidabili circa un lancio massivo di armi da attacco aerospaziale e loro attraversamento dei confini di Stato: si parla, quindi, di missili a lungo raggio e droni; 3) Aggressione non solo contro la Russia, ma anche contro la Bielorussia (qualche giorno fa, Lukashenko ha detto non casualmente che «un attacco contro la Bielorussia innescherebbe la terza guerra mondiale»: il parametro è stato infatti concordato tra i due presidenti). Per il momento, non è stato specificato quando di preciso saranno formalizzati questi cambiamenti, ma di revisione della dottrina nucleare a Mosca si parla già da giugno, per bocca dei massimi rappresentanti del governo: Lavrov (ministro), Ryabkov (viceministro) e Peskov (portavoce presidenziale). Rispetto al 2020, quando si parlava soltanto di «informazioni affidabili circa il lancio di missili balistici contro la Russia e/o i suoi alleati», «impiego di atomiche o altre armi di distruzioni di massa contro la Russia e/o i suoi alleati», «azione nemica contro le infrastrutture strategiche statali o militari» e «attacco convenzionale che ponga in serio pericolo l’esistenza stessa dello Stato», questo è un passo importante che riflette tutta la portata dell’innalzamento della soglia dello scontro antirusso. (JC)
Die Welt: i russi avanzano a ritmo record. Il Tazebao del giorno
Il Tazebao – Non sta andando tutto bene. Dopo il Washington Post a inizio ottobre, anche Die Welt, citando i