Il Tazebao – Proseguono gli scambi di artiglieria, elevatisi a un nuovo e più aspro livello dopo le esplosioni di cercapersone il 17 e 18 settembre in Libano, tra Israele ed Hezbollah. Ieri quest’ultimo, in risposta ai bombardamenti sul sud del Paese e addirittura sulla capitale Beirut, ha lanciato 115 razzi in due mandate verso il territorio israeliano, causando distruzioni, incendi ed esplosioni in 74 città e paesi, estendendosi a una profondità di 50 chilometri e colpendo anche Haifa e il Golan: l’attacco più massiccio dalla guerra del 2006. Non è stata risparmiata neppure la base aerea di Ramat David, la più grande in Israele, finita avvolta dalle fiamme. E se gli attacchi israeliani sono i più feroci dall’apertura del fronte settentrionale (8 ottobre 2023), il 19 settembre Hezbollah ha sferrato ben diciassette attacchi contro edifici e infrastrutture militari in Israele, rendendola una delle giornate più “proficue” in termini di attacchi dall’inizio dell’Operazione Alluvione di Al-Aqsa. L’Iran, intanto, ha annunciato che il ferimento dell’ambasciatore in Libano non rimarrà impunito. (JC)
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Il Tazebao – Non sta andando tutto bene. Dopo il Washington Post a inizio ottobre, anche Die Welt, citando i