Dopo la “finzione” di Parvus, la Grande T ci scrive: “Tu chiamala, se vuoi, rivoluzione!”

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Caro Geschaftsfuhrer,

Leggo il Tuo sms di ringraziamento e avrei dovuto essere io a ringraziare Te per l’invito.

I motivi sono molti:

  1. Prima di tutto è stato un pomeriggio gustoso sia intellettualmente che gastronomicamente, venuto bene perché un evento che è una sfida induce positività, la quale, con un po’ di senno e di fortuna, basta, ai modesti e avveduti, per ritagliarsi un minimo di sollievo, per qualche ora, un onorevole dito medio /gomito nei denti all’infausto destino;
  2. La qualità dei relatori ha titillato le menti dei convenuti, hanno ascoltato , un buffone li ha fatti ridere, hanno ammiccato l’un l’altro senza intermediari social, hanno parlato tra di loro, e una inglese ha straparlato. Nessun libro è caduto, pur essendo gli spazi stretti, nessuno è stato molestato sessualmente né accoltellato;
  3. Mi sono fatto malvolere da una attivista di non so che tipo, che ha trasalito ad una mia battuta esplicita rivolta ai fumatori di sigaro e alla corrispondenza tra sigaro e sesso: spero ciò non ti costi una critica da qualcuno; mi sono scusato e ho cercato di giustificarmi per l’avventatezza e la necessità di creare un legame con persone con cui vorrei avere a che fare in virtù di quelle semplici poche cose che danno calore alla vita;
  4. Mi è stato fatto notare che ho definito “Bignami di Parvus” la Tua pubblicazione: converrai che è “compresso”, necessaria brevità ad impatto dettata dai tempi attuali. Spero non Ti sia troppo offeso ma la tensione dell’intervento precedente ha stimolato la ricerca del buffo;
  5. Voi tre avete abbellito la libreria di gente, risate, chiacchiere e pensieri, vendite e promesse; un angolo di quartiere ha visto un po’ di gente, mentre intorno il deserto; un ristoratore e un libraio forse si parleranno: libro e forchetta, la rivoluzione perfetta!
  6. Mi sono svegliato la domenica con un po’ di stima in più e ho avuto una idea per aiutare l’amico Vacchelli: deve aiutare En— e gli ho suggerito una soluzione, che potrebbe aprire la politica regionale toscana e salvare la laguna di Orbetello.

Spero che almeno altri due o tre siano stati ispirati, come lo sono stato io, dalla Vostra iniziativa. Tu chiamala se vuoi: rivoluzione!

RT

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