Il Tazebao – Come sempre, dal generale al particolare. Il cambio di paradigma a cui stiamo assistendo a livello internazionale sembra penetrare sempre più in profondità anche nella bolla italica, e non solo sul fronte economico e finanziario: gli addetti ai lavori hanno seguito con grande interesse e apprensione le elezioni del Gran Maestro nel Grande Oriente d’Italia (la più numerosa Obbedienza italiana), svoltesi a marzo, che hanno visto vincitore Antonio Seminario dopo alcune “operazioni di controllo e verifica” da parte della Commissione Elettorale Nazionale. Risultato immediatamente contestato dal suo sfidante Leo Taroni e dai suoi sostenitori, che hanno effettuato molteplici ricorsi al tribunale di Roma. Parte di questi inizialmente respinti, altri sono stati accolti e hanno portato alla scoperta dell’annullamento illegittimo di 139 voti in favore di Taroni su 245 schede esaminate (ancora col talloncino antifrode, non rimosso), il che avrebbe ribaltato il risultato avendo questo visto Seminario vincitore con uno scarto di 26 preferenze. A quel punto il processo di insediamento di Seminario è stato sospeso; dopo otto mesi di stallo, già di per sé un’anomalia, il tribunale ha disconosciuto l’autorità del GM uscente Bisi (nella vita “profana” giornalista di lungo corso) e ha nominato un curatore speciale, l’Avv. Raffaele Cappiello, che si apprende essere “non massone”, con alle spalle una lunga esperienza nello studio Libonati di Roma; tra i vari incarichi l’Avv. Cappiello è attualmente Componente dell’Arbitro Bancario Finanziario del Collegio di Roma. Quanto al GOI, si deciderà tutto, probabilmente, nell’udienza del 22 gennaio, ma è difficile non vedere in queste dinamiche un riflesso diretto della crisi politica ‐ e della classe dirigente – che sta attanagliando il Paese e in primis il governo. Nuovi rapporti di forza e dinamiche di potere all’orizzonte? Seguiremo, sine ira et studio.(JC)
Crisi politiche e governative da est a ovest: come iniziano a cambiare le carte in tavola. Il Tazebao del giorno
Il Tazebao – Dopo il tragicomico (fortunatamente più comico) tentativo di colpo di Stato in Corea del Sud, il ministro