Il Tazebao – La settimana appena trascorsa si è conclusa all’insegna di un’iniziativa fiorentina (rara, come ogni cenno di ribellione che avvenga in una città fondamentalmente sopita e formattata), pacifica ma estremamente simbolica, consistente nell’affissione di adesivi rossi incrociati recanti la scritta «Salviamo Firenze, per viverci» sui palazzi che ospitano B&B. Un messaggio conciso, semplice e diretto, ma carico di significato per una città sventrata e snaturata da un problema che le istituzioni locali e nazionali, come dimostrato dalle miopi parole della ministro Santanchè, continuano a negare e far finta di non vedere. Ella, peraltro, ha fatto riferimento al Covid, ma proprio il Covid dovrebbe aver insegnato che puntare tutto su una carta sola (quella del turismo, nella fattispecie) può rivelarsi deleterio e controproducente qualora si manifestino delle variabili improvvise. Firenze Today, che ha riportato la notizia dell’attacchinaggio, parla giustamente del problema delle speculazioni da parte di parecchi proprietari di Air B&B e la presenza sempre più invasiva di studentati di lusso. Vi è però da aggiungere il fatto di aver fatto ristagnare l’economia cittadina, laddove non si parla di “integrazioni di reddito” ma di unica fonte di esso, con la conseguente creazione di una dinamica parallela e parassitaria che non dà lavoro, non crea ricchezza e non fa girare soldi. Ulteriore riprova di tutto quanto detto è il raggiungimento, a livello nazionale, del ventesimo trimestre consecutivo di declino industriale nell’automobile (-0,6% ad agosto rispetto ai tre mesi precedenti) e di consumi che, riporta l’Istat, non ripartono. Urge cambiare rotta. (JC)
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