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Ucraina, Craxi: candidatura Ue segnale forte ma è inizio percorso

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“Serve riforma radicale dei Trattati, serve la politica”

(ANSA) – ROMA, 17 GIU – “L’aspirazione del popolo ucraino di aderire all’Unione è legittima e comprensibile. Considero pertanto positivo che in questa fase storica l’Europa sappia dare un segnale politico forte concedendo a Kiev lo status di Paese candidato. Ma ciò, con tutta evidenza, rappresenta l’avvio di un percorso non scontato che non può conoscere scorciatoie e concessioni di favore per il rispetto che si deve alla Unione e alle norme che regolano la vita comunitaria ma, soprattutto, alle realtà dei Balcani occidentali che da oltre un decennio aspirano e lavorano per l’approdo europeo e che pur teniamo appese”.

«Inoltre, e ciò non riguarda Kiev, è imprescindibile che prima di qualsiasi altra adesione l’Unione europea chiarisca i suoi destini procedendo ad una revisione della sua governance con riforme radicali dei Trattati, un tema ineludibile per il suo futuro e che già incontra difficolta concrete, come testimonia il documento recentemente sottoscritto da ben 13 paesi».

“Se non stabiliremo il nuovo orizzonte dell’Unione non faremo altro che favorire il pantano, accrescere la confusione e il tasso di tecnocrazia e burocratismo, elementi alla base delle diverse crisi di questi anni. Servono istituzioni democratiche e rappresentative, serve la politica, per l’Europa che non c’è e di cui abbiamo bisogno”.

Così Stefania Craxi, senatrice di Forza Italia e Presidente della Commissione esteri a Palazzo Madama. (ANSA).

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