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Teheran è vicina? Dall’evento romano sulla condizione femminile in Iran. Il Tazebao del giorno

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Il Tazebao“Teheran è vicina” si potrebbe dire, parafrasando il titolo del celebre film di Marco Bellocchio (1967) e ricollegandoci alla sintesi generale già effettuata. Il “vento di Teheran” non è però evidentemente passato per le linee ferroviarie, dal momento che enormi ritardi hanno colpito per tutto il giorno e per l’ennesima volta la tratta Firenze-Roma. Al netto di ciò, l’evento Italia e Iran, la questione femminile tra culture, dialogo e cooperazione, organizzato dall’Associazione Indipendenza alla presenza di rappresentanti del mondo economico e culturale iraniano e coperto dal reportage di PressTV, ha offerto un’altra prospettiva su un tema a ragione definito, durante l’incontro, tabù” per via della grande canea mediatica, pervasiva, incessante e a reti unificate, sulla questione femminile in Iran. Non è, infatti, mancato un acceso confronto tra una relatrice italiana e le colleghe iraniane sulla questione dell’hijab, scambi di cui c’è bisogno per presentare quantomeno due versioni su cui lasciare libera scelta e opinione all’ascoltatore. Libri presenti al banchetto iraniano, come L’Islam e la donna di Fariba Alasvand (Irfan Edizioni, Roma 2010) e La Shariah islamica e l’eliminazione della violenza di genere di Mohammad Ali Madj Faqihi (Irfan Edizioni, Roma 2024) possono certamente aiutare nell’impresa. (JC)

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