Il Tazebao – La frase, citata da Stalin nelle Questioni del leninismo, è attribuita ai generali russi che, al tempo della guerra con gli ottomani (1877-1878), la usavano per mascherare le perdite. Regna la calma? Non proprio. O meglio il chaos è alle porte, ancora non si distingue bene tra un solleone e una polemica sulla “biondissima assistente” di Sangiuliano (carino il suo Scacco allo zar, ma mi tengo Solženicyn). Sarà un autunno intenso. Due porte di accesso, indispensabili per il cuore produttivo del Centro-Nord già in affanno, quali Frejus e Brennero, saranno interrotte, ridotte, bloccate. Il porto di Genova è al centro di una partita che abbiamo documentato più volte, donde la capitolazione del presidente di regione. Ci avvisano le nostre fonti che ci sarà una manifestazione a Trieste, altro snodo chiave, il 15 settembre. La situazione infrastrutturale è chiara: trent’anni senza manutenzione presentano il conto per strade e autostrade. Nel mentre, Benetton – al tempo immortalato sardinamente da Oliviero Toscani – non ha (ancora) subito contraccolpi per il crollo del Ponte Morandi. Abbiamo sempre scelto le strade secondarie, non di rado imbattendoci nelle belle tracce della Civiltà italiana, nel pisano come a Lacedonia. O in un antiquario da scoprire (pregevole anche il vino Mustilli pescato a Sant’Agata dei Goti). Le radici non passano e, senza retorica, nei posti più piccoli si resiste meglio. Abbiamo acceso dei fuochi, a Monterotondo Marittimo, nella «Maremma amara» che amiamo grazie a Erasmo Pacini, e nel senese: intorno si riuniranno le persone. Nel frattempo, si apprende che al fratello carcerato del garante per i detenuti, deceduto in questi giorni, è stato impedito di assistere al funerale. Ci vorrebbe il genio del Monicelli per cogliere, mi sovvengono certe scene di Un borghese piccolo piccolo, l’amarezza della situazione. E la miseria umana. Di sicuro, millenni di Pietas, a fronte di «Signora morte» che tutti ci eguaglia, appartengono a un mondo che il capitalismo politico ha sapientemente smantellato. A proposito di vita e di pellicole, un anno fa si consumò la strage di Brandizzo, che a molti di noi ha ricordato il finale di Paul, Mick e gli altri di Ken Loach. Ora s’è fatto politically correct anche lui, provvidenzialmente in anticipo sul governo Laburisti. Chiudo così: Maduro ha detto che c’è una continuità tra estremismi di destra e esoterismi vari. La storia gli dà ragione.
Zone franche non ne esistono: l’esplosione a Calenzano. Il Tazebao del giorno
Il Tazebao – I lavori comunali di ieri si sono aperti con la tragica notizia dell’esplosione di un deposito idrocarburi