Russia-Corea: annullata l’iniziativa di Bologna. Il relatore: “Paura della storia?”

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Il Tazebao«Russia-Corea. Una lunga storia di amicizia»: l’iniziativa che avrebbe dovuto svolgersi sabato 30 è stata annullata d’imperio dal Consiglio di Quartiere e dal Comune di Bologna, con la motivazione ufficiale secondo cui si sarebbe fatto un “uso improprio” della sala “a fini propagandistici anziché sociali e culturali”. Cosa ci sia di “propagandistico” in un evento incentrato perlopiù su fatti storici, quindi niente di più culturale, è cosa che i solerti funzionari del Comune di Bologna dovrebbero chiarire prima con sé stessi che con l’opinione pubblica (perlomeno locale). Al di là della contingenza, però, è ormai evidente che un’associazione locale come quella degli amici di Russia-Emilia Romagna desta più di un timore in un potere sempre più totalitario, repressivo e censorio delle versioni diverse dalla propaganda ufficiale. Emerge anche il doppiopesismo, ormai senza veli del potere, laddove esponenti e sostenitori del Battaglione Azov possono manifestare coi loro simboli in una città Medaglia d’Oro alla Resistenza mentre le proiezioni del Testimone e le mostre sulla ricostruzione di Mariupol vengono vietate con lo stesso schema di negare il giorno prima sale già da tempo prenotate e autorizzate. Con buona pace della “cultura di sinistra”, del “pluralismo” e della “civiltà democratica” che dovrebbero contrapporci ed elevarci rispetto alle “dittature” russa e nordcoreana.

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