Completiamo l’approfondimento sulle società segrete in Cina.
(Continua da qui). La Dinastia Ming di etnia Han aveva fatto seguito a quella Juan (1279 – 1368) che era stata costituita da Kublai Khan. In quel periodo si svilupparono i commerci con le popolazioni europee. Tra i primi esploratori vi fu Marco Polo. La Dinastia Ming promosse un grande periodo di rinascita culturale della Cina e sotto questo regno venne costruita una grande flotta composta da enormi navi, venne organizzato un esercito con un milione di uomini, furono stampati molti libri e si ebbe la produzione di raffinate e pregevoli porcellane wu cai, cioè a cinque colori (rosso verde giallo, blu cobalto e bianco), porcellana di bella fattura e di raffinatissimi disegni.
La società segreta della Banda Verde, fondata nel 1725, ammise le donne solo nel 1902 con uno statuto diverso a quello degli uomini e vide una presenza molto numerosa femminile. Anticamente fu l’organizzazione rivale a quella dello Stato. Nel 1760 nacque la società del Cielo e della Terra con lo scopo di rovesciare la dinastia Qing. Questa società si rafforzò notevolmente e si diffuse in tutta la Cina, si frazionò, poi, in vari gruppi, anche con propositi criminali. Tra queste la Società delle tre Armonie, con l’uso dell’emblema del triangolo, che venne spesso utilizzato anche da varie altre società segrete con la diversificazione tra loro della raffigurazione, all’interno di esso di spade ed altre immagini. Il termine Triade venne coniato dalle autorità britanniche di Hong Kong per il simbolo del triangolo che identificava il tipo di società segrete che avevano vari scopi sia politici, religiosi ed anche criminali. I riti segreti e gli scopi cambiarono più volte nel tempo e si diffusero in varie parti del mondo tra gli emigrati cinesi all’estero.
I Taiping
La rivoluzione dei Taiping 1850-1864 è stata determinante per la creazione della Cina moderna. L’importante elemento della ideologia dei Taiping è stato quello che si riferisce alla posizione della donna nella cultura cinese ed alla sua nuova posizione sociale all’interno di essa. La donna per quanto riguarda il suo ruolo nella società segreta è stata indirizzata verso un inquadramento nel sistema militare, in quello amministrativo e all’attiva partecipazione agli esami per accedere ai titoli di funzionari ed alla sua uguaglianza economica, sancita dal sistema agrario della Dinastia celeste, con assoluto divieto di esercitare la prostituzione, la fasciatura dei piedi, e la schiavitù domestica. All’interno di questa società segreta esistevano alcune contraddizioni come: la tradizionale sottomissione al padre, al marito, al figlio maggiore tipiche della filosofia di Confucio. Queste contraddizioni sono più volte sottolineate nei testi dei Taiping. Anche se con altrettanta determinazione si affermava che gli uomini sono tutti fratelli e tutte le donne sorelle. Si affermava, inoltre, che Dio era il padre universale di tutto il mondo mortale, che le diecimila famiglie discendevano tutte da un’unica famiglia e che questa, a sua volta, discendeva da un unico antenato.
La vera missione dei Taiping fu di fondare il regno di Dio in terra e distruggere i demoni Qing-Manciù, la rivoluzione sfociò in una guerra civile, repressa dall’esercito imperiale col supporto britannico nel 1864.
La società segreta dei Taiping ritenne opportuno la creazione di campi separati per uomini e donne per favorire una completa realizzazione femminile e di conseguenza con la nomina anche di donne leader per dirigerli.
La separazione dei sessi ebbe fine nel 1855, vennero consentiti matrimoni e la poligamia fu ammessa in base al rango dell’uomo. Alle persone sposate era concesso di dormire assieme una volta al mese.
Le teorie utopistiche dei Taiping si rivelarono inadeguate e applicabili solo ad un ristretto numero di persone.
Il sistema organizzativo dei Taiping nel tempo venne meno per l’incapacità di poter gestire i rigorosi principi religiosi e storicamente anche la posizione della donne retrocesse socialmente, rivelando e rafforzando le teorie di Confucio nei riguardi delle donne.
Un numero di adolescenti donne, fra i 12 e i 18 anni ed appartenenti ad una società segreta, prese il nome di Lanterne Rosse e si affiancò ai Boxers durante la loro rivolta che fu una vera guerra contro le truppe occidentali colonialiste. La rivolta ebbe come base sociale molte scuole di Kung Fu, scuole di pugilato. Le Lanterne Rosse si identificarono con un fazzoletto rosso e con delle lanterne in mano, ma a loro si unirono dei gruppi di vedove, dette Lanterne Verdi e Lanterne Blu, a capo di tali gruppi c’era una donna la Santa madre del Loto Bianco.
La società segreta del Loto Bianco, come già accennato, era una setta buddista che credeva in una divinità universale femminile “la madre venerabile ed eterna e innata”, che raccoglieva tutti i figli in una unica famiglia.
Durante il diciottesimo secolo il Loto Bianco trasformò la sua filosofia ed assunse la forma di un movimento nazionalista, ispirato a credenze derivanti dal taoismo, dal buddismo e dal manicheismo. La sua missione era rovesciare la Dinastia Qing, che aveva preso il controllo della Cina e ripristinare i Ming.
Storicamente nelle ribellioni popolari il nome del Loto Bianco apparve e scomparve, ma un filo conduttore lo legò al famoso tempio Shaolin di Chan Buddhism, tempio dove hanno avuto origine le arti marziali e dove i monaci, con un giuramento di sangue, hanno combattuto per resistere alla dinastia Qing. Dopo il loro fallimento il Loto Bianco fu vittima di una persecuzione violentissima. Successivamente la società segreta del Cielo e della Terra e le Triadi assorbirono molto della tradizione del Loto Bianco anche nei rituali d’iniziazione. Si impartirono insegnamenti di tecniche occulte con l’uso di amuleti magici e con la numerologia.
La società segreta si può considerare come la discendente diretta di antichi misteri. Con l’inizio del XX° secolo le società segrete cinesi si sono evolute in una fitta rete di collegamenti. Per esempio Mao Zedong è stato uno studioso della cultura e della storia cinese in particolare della struttura e del ruolo delle società segrete all’interno della Cina ed ha usato queste sue teorie per la costituzione del partito comunista cinese. Egli utilizzò queste strutture organizzative segrete per combattere e contrastare sia l’invasione dei giapponesi e sia le forze di destra di Chiang Kai-Shake. Mao facendo appello allo spirito rivoluzionario delle società segrete le esortò a lavorare per la liberazione della Cina.
Ora osserviamo più da vicino la Triade maschile, le cui finalità non furono solo politiche e religiose, ma trovarono il loro sostentamento nei commerci di vario tipo anche non molto legittimi. Il simbolo della Triade risultava formato da un triangolo equilatero, rappresentativo della creazione ed era considerato come mescolamento armonioso del Cielo della Terra e dell’Uomo. All’interno del triangolo vi era un ideogramma Hung, che, nella sua ideologia, racchiuse gran parte delle filosofie orientali, inoltre, vi era raffigurata una ciotola, piena di riso che indicava l’infinità di appartenenti.
Il significato letterale di Hung significa Marea o Fiumana e voleva significare gli appartenenti alla società. Nella raffigurazione grafica dell’ideogramma si poteva raffigurare il numero 21, simbolo di perfezione, mentre nella parte bassa due trattini chiudevano l’ideogramma con il valore simbolico del numero 8.
Tutti questi elementi erano costituiti da un numero segreto multiplo di 3 per esempio 36 per il Cielo,108 per l’Uomo e 72 per la Terra.
Il sistema di numerazione derivò dalla tradizione numerologica Taoista. Il numero 108 aveva una grande importanza nella numerologia cinese, era considerato un numero sacro (come in molte religioni tra le quali l’induismo, il buddismo, ecc.). Infatti 108 era il numero delle stelle, considerate sacre nell’astrologia cinese. Per esempio si poteva dividere un cerchio in 5 parti uguali, ed iscriverci un pentagono, ogni angolo del pentagono uguale a 108 gradi. Il cerchio di 360 gradi si poteva dividere per 10 e si otteneva il 36; esso nella simbologia cinese rappresentava il Cielo, considerato il simbolo della perfezione o “il Tutto”.
108 erano gli eroi delle arti marziali, sempre 108 i movimenti del Tai Chi e 108 i punti da colpire. I Manciù distrussero il tempio di Shaolin con l’aiuto di un traditore che era al 7° posto nella scala gerarchica del monastero e per questo motivo il 7 non è mai stato utilizzato nei rituali della Triade. Inoltre 18 furono gli eroi che fuggirono dall’incendio che distrusse il monastero, solo 5 riuscirono a sopravvivere e divennero i Cinque Immortali. Questi sono i 5 antenati ai quali rendevano omaggio le Triadi.
La Triade aveva numerosi elementi rituali: il bastone rosso simbolo di punizione e la spada simbolo di lealtà e coraggio. Altro elemento rituale, non più in uso, era l’abito macchiato di sangue in ricordo del sacrificio dei monaci Shaolin. Questo simbolo decadde quando venne meno l’antico scopo per il quale la società segreta era nata. La cerimonia d’iniziazione si svolgeva in una stanza chiamata loggia, che incarnava la mitica capitale Muk Yung Sting o città dei Salici.
Il maestro d’incenso faceva uscire il sangue da un dito di ogni nuovo membro e lo mescolava a quello degli altri membri. Bere il miscuglio era segno di fratellanza per tutta la vita e si diventava così il numero 49.
Tutti i numeri che designavano l’appartenza alla Triade iniziavano per 4, numero che simboleggiava i 4 mari che, secondo la mitologia cinese, circondavano il mondo, mare Occidentale, mare Settentrionale, mare Orientale e mare Indico.
Il numero 4 doveva essere seguito da un numero, che era indicativo del grado di appartenenza. Esso doveva essere divisibile per tre per esempio: il numero 489 rappresentava il Signore della Montagna, il capo.
Analizzando il numero 4 possiamo notare che è costante, 8 rappresenta le forze che animano il mondo cioè 8 combinazioni dello yin e yang, il suo simbolismo è legato alle tradizioni delle arti marziali, introdotte da Bodhidharma. Dal patriarca persiano del buddismo indiano (chan /zen giapponese) da lui sarebbe nato, secondo varie leggende, lo stile di combattimento di Shaolinquan, che, tradizionalmente, era praticato dai monaci buddisti del monastero di Shaolin in provincia di Henan in Cina. Era uno stile di arti marziali tradizionali cinesi; tradotta letteralmente la parola significa il pugilato della giovane foresta. Nell’antica filosofia cinese il T’ai Chi era il Grande, che generava due modi primari (Yang principio attivo, e quello passivo Yin), a loro volta generavano 4 forme secondarie che originavano 8 elementi e gli 8 elementi determinavano tutto il bene e il male del mondo e la complessità della vita. Ritornando al numero 489, il 9 è dato da 3×3. Il numero 3 era tenuto in grande considerazione ed ad esso sono associati il Cielo, la Terra e l’Uomo a formare una trilogia. Il 3 è sempre stato considerato il numero perfetto, espressione della Trinità e della Triade. In Occidente venne Associato a Giove che rappresentava l’autorità.
In architettura anticamente, per esempio, veniva, spesso, associato ai rapporti di proporzioni architettoniche nel tempio greco. Ad esempio il numero delle colonne doveva rispettare il rapporto del 3. Infatti se nella parte anteriore vi erano 4 colonne lateralmente dovevano essercene 12.
In Cina i numeri 2, 3 e 5 erano considerati punti di forza e venivano associati alle arti marziali e furono utilizzati per numerare le varie tecniche delle arti derivanti da Shaolin. Il rituale d’iniziazione era composto da una cerimonia complessa in cui si richiedeva a tutti i membri di prestare giuramento di fronte all’altare. Successivamente venivano bruciati gli incensi, un gallo veniva decapitato e l’affiliato doveva berne la pozione. A conclusione della cerimonia in un pezzo di carta venivano scritti i nomi degli iniziati e le parole dei 36 giuramenti date alle fiamme. Successivamente le ceneri, mescolate con vino, con cinabro e con zucchero veniva bevuto con il sangue del dito sinistro precedentemente punto del novizio insieme alle altre reclute. Il nuovo affiliato era costretto a passare sotto un arco di spade recitando il giuramento al Cielo. Se un membro della società si fosse trovato in difficoltà, tutti dovevano accorrere in suo aiuto. Se un futuro membro dell’associazione avesse rotto il giuramento, le spade sarebbero cadute e lo avrebbero ucciso. Il candidato per farsi riconoscere, ricorreva ad un segnale segreto: sollevava verso il cielo tre dita della mano sinistra ed inoltre portava tra i vestiti un sigillo di stoffa rossa. Attualmente la cerimonia d’iniziazione ha avuto dei cambiamenti. La Triade è ancora attiva in Cina e si è allargata anche in molte parte del mondo, compresa l’Italia.
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