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Il politically correct è una nuova religione? Dal workshop de Il Nodo di Gordio

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Una riflessione a margine del workshop de Il Nodo di Gordio sulla nuova ‘religione’ del politicamente corretto.

In un mondo occidentale fortemente secolarizzato parlare di influenza religiosa sembra anacronistico, fuori tempo massimo, eppure il think tank Il Nodo di Gordio ha deciso di incentrare l’annuale workshop di geopolitica, tenutosi dal 21 al 23 luglio sull’altopiano di Pinè, proprio sull’interferenza religiosa nella realtà contemporanea.

L’errore in cui si incappa quando si parla di influenza religiosa è quello di concentrarsi sulle tre religioni del Libro: essendo queste in difficoltà rispetto alla travolgente modernità si è portati erroneamente a sottovalutare il potere di un dogma trascendente forte.

In queste giornate di dibattito e confronto vivace è stata citata più volte una massima di Pierre Teilhard de Chardin: “Noi non siamo esseri umani che vivono un’esperienza spirituale, ma siamo esseri spirituali che vivono un’esperienza umana”.

Se si parte, quindi, dal presupposto che l’uomo è fatto di ricerca di senso, si capisce presto che il problema dei giorni nostri non è la mancanza di spiritualità, ma il fallimento delle religioni tradizionali nell’aiutare a sopperire a questo innato bisogno umano. Carlo Marsili, già ambasciatore in Turchia, è chiaro su questo aspetto: “Per tenere insieme una civiltà serve un ideale trascendente condiviso”.

L’Occidente, quindi, dovendo trovare un collante per la sua civiltà e non sapendo se rapportarsi in nome di Gesù o di Voltaire, ha scelto bene di inventarsi una nuova religione: la religione del politicamente corretto, come l’ha chiamata Marsili. Una terza via caratterizzata da retorica dei diritti umani e cancel culture, perfettamente allineata al modello del capitalismo politico che delle religioni rivelate non ha alcun bisogno.

Il dramma è che questa nuova forma di dogmatismo sta incatenando l’Occidente a un determinato modo di pensare, parlare e agire a cui i nostri rappresentanti a Bruxelles si stanno preoccupantemente conformando. Non perché la promozione e la tutela dei diritti umani sia da biasimare, anzi, ma perché questa cieca devozione alla religione del politically correct sta vincolando nella risoluzione di questioni economiche e politiche che necessitano di decisioni risolute, realistiche e a volte anche politicamente scorrette.

Ripreso qui: Il politically correct è una nuova religione? Dal workshop de Il Nodo di Gordio – Il Tazebao 27.07.2023

Dal workshop de Il Nodo di Gordio
  1. Da Zuppi a Kissinger: le vie per la pace… ma la guerra continua. Dal workshop de Il Nodo di Gordio
  2. La religione: una grande costruzione civile (in crisi). Dal workshop de Il Nodo di Gordio
  3. La religione, il potere, il valore della tolleranza. Dal workshop de Il Nodo di Gordio

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