Il Tazebao – In nottata, un totale di 26 prigionieri sono stati scambiati tra Russia e Stati Uniti con una mediazione di successo ad opera dei turchi: 10 persone sono tornate in Russia, 12 in Germania e 4 negli Stati Uniti. Si tratta della più “corposa” operazione nel suo genere dalla fine della Guerra Fredda, allorché, nel 1985, 25 americani detenuti nella Germania Est furono rilasciati in cambio di un agente polacco e tre sovietici. L’ultima, nel dicembre 2022, riguardò infatti soltanto la liberazione dell’imprenditore russo Viktor Bout per la giocatrice di basket Brittney Griner, arrestata per crimini di droga a Mosca. Nello scambio di ieri notte emergono, tra gli altri, nomi importanti come quello di Evan Gershkovich (giornalista del Wall Street Journal arrestato in flagrante per spionaggio), Paul Whelan (ex marine americano arrestato al Metropol in un’operazione di controspionaggio) e Vladimir Kara-Murza (membro di un gruppo di pressione americano per il regime change in Russia, ex protégé di Boris Nemtsov e molto vicino all’ex oligarca Mikhail Khodorkovskij); a Mosca tornano invece, tra gli altri, Vadim Krasikov (agente dell’FSB condannato all’ergastolo per omicidio di un terrorista ceceno a Berlino nel 2019) e Pavel Rubtsov, noto anche come Pablo Gonzalez (giornalista ispano-russo che ha lavorato come freelance per vari media spagnoli dal 2014, coprendo il fronte del Donbass). Putin ha ricevuto personalmente tutti i rilasciati all’aeroporto di Vnukovo, promettendo loro di insignirli di onorificenze di Stato. Biden e Kamala Harris hanno fatto lo stesso alla Andrews Air Force Base in Maryland, cercando però di sfruttare l’evento a scopo elettorale e ricevendo una risposta a distanza dal presidente bielorusso Alexander Lukashenko, che ha ricordato il ruolo dei servizi segreti dei Paesi coinvolti e l’assistenza di Minsk. (JC)
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