Il Tazebao – È giunta ufficialmente, nella notte, la notizia della contro-operazione militare del Pakistan contro l’India. Dal profilo ufficiale del governo di Islamabad, infatti, è stato dato l’annuncio dell’avvio dell’Operazione “Bunyan un Marsoos”, ossia «muro fortificato in piombo» in lingua urdu. In sostanza, un nuovo passo verso l’escalation di un conflitto ormai definibile una guerra totale, arrivato pochissime ore dopo l’ennesimo bombardamento indiano, stavolta sulle basi aeree di Noor Khan, Shorkot e Murid. L’altro ieri la prima escalation, con un attacco tramite droni non più sulle aree di confine del Kashmir, ma su grandi città come Karachi, Lahore, Attock, Gujranwala, Chakwal, Rawalpindi, Bahwalpur e Mianwali. Decine di civili uccisi da ambo le parti, a quanto risulta oggi: 33 pakistani morti e 62 feriti dall’inizio dell’Operazione Sindur secondo le forze armate pakistane, 13 indiani uccisi soltanto nella cittadina di Poonch, nel Kashmir. Cina, Sri Lanka e G7 si sono aggiunti intanto agli aspiranti mediatori, mentre l’Azerbaigian, sulla scia turca, prende esplicitamente le posizioni del Pakistan. Senza escludere neppure lo scontro nucleare, l’Operazione “Bunyan un Marsoos” è stata la conseguenza delle pesanti parole del ministro della Difesa Khawaja Asif, che aveva definito «inevitabile» la guerra totale con l’India, la quale ha lanciato nel frattempo sei missili balistici dalla base di Adampur, uno dei quali è atterrato nei pressi della città stessa mentre gli altri cinque hanno colpito Amritsar, nel Punjab pakistano. Le rispettive truppe hanno continuato a muoversi verso i confini internazionalmente riconosciuti dei due Paesi tra scambi d’artiglieria sempre più aspri. Poco lontano, nella penisola coreana, i toni non sono più moderati: introducendo la notizia di un’esercitazione congiunta offensiva dell’artiglieria a lungo raggio e dei sistemi missilistici delle sottounità dell’Esercito Popolare di Corea sul fronte orientale, l’Agenzia Stampa Centrale di Corea informa che «gli Stati Uniti e i loro Stati vassalli stanno effettuando una serie di esercitazioni operative nucleari sulla penisola coreana e nelle sue vicinanze dopo aver reso un fatto compiuto la guerra atomica contro la Repubblica Popolare Democratica di Corea e aver pubblicamente rivelato uno scenario estremamente avventuroso a tal fine», precisando che «questo scellerato atto di aggravamento della situazione esige che le forze armate della RPDC mantengano una rapida capacità di reazione e una postura di guerra integrale». L’Asia si appresta dunque a essere il focolaio di una guerra atomica? Nel frattempo, da Washington giunge la notizia di un cessate il fuoco tra India e Pakistan, annunciato dal Presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Lunedì, pare, ci siano dei colloqui tra le due parti in conflitto.

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