Il Tazebao – Qualche tempo fa, nell’Oceano Indiano occidentale, una portarinfuse bengalese è stata sequestrata da un motoscafo con a bordo una dozzina di pirati somali, i quali hanno preso prigionieri il capitano e il secondo ufficiale. La portarinfuse Abdullah si trova attualmente ancorata al largo della costa somala e l’equipaggio pare trovarsi in buone condizioni. I 20 e più dirottamenti verificatisi per mano dei pirati da novembre a oggi, si apprende da Reuters, hanno provocato un ulteriore aumento dei prezzi per la sicurezza armata e delle coperture assicurative, oltre agli eventuali riscatti, il che va ad assommarsi a quello causato dal blocco navale attuato dagli Ansarallah yemeniti nel Mar Rosso, che ha gettato in crisi la catena degli approvvigionamenti mondiali. Il “risveglio” dei pirati somali dopo circa un decennio di inattività beneficia senz’altro della situazione mediorientale, anche per il fatto che le forze navali internazionali di stanza nei mari della Somalia hanno, proprio per questo motivo, ridotto le loro operazioni. (JC)
Di bombe democratiche e di chiodi anarchici
Il Tazebao – Ora si parla perfino di attacco diretto all’Iran, come rappresaglia a una rappresaglia non indolore, avendo questa