Il Tazebao – Non solo Europa, Cina e America centrale: gli effetti dei dazi, come un boomerang, hanno iniziato presto a ripercuotersi sugli stessi Stati Uniti. Forse, anzi molto probabilmente, è proprio per questo che Trump ha già iniziato a ridimensionare la sua retorica bellicosa contro la Cina in tema, mostrandosi possibilista sull’eventualità di ridurli, pur senza azzerarli. Ma più che le risposte a tono provenienti da Pechino, per nulla intimorita, a indurre l’inquilino della Casa Bianca a più miti consigli dev’essere stata la crescente opposizione all’interno del suo Paese: vari economisti, preoccupati dell’effetto boomerang, hanno analizzato più in dettaglio la situazione e, constatato che la propaganda trumpiana sull’inversione del deficit commerciale e la rinascita dell’industria manifatturiera si basa su asserzioni senza fondamento e calcoli completamente errati (ne avevamo parlato relativamente alla famigerata “tabella dei dazi” da egli presentata in conferenza stampa qualche settimana fa), hanno promosso una petizione pubblica lanciando l’allarme sull’effetto catastrofico che provocheranno in tema di inflazione e depressione economica, e chiedendo al governo di abolirli tutti pena una riproposizione dei terribili scenari post-1929. L’andamento del dollaro sembra confermare in pieno le loro tesi e previsioni, giacché l’ICE US Dollar Index è calato di oltre l’1% a 97,923, il livello più basso dal marzo 2022, ribassandosi ulteriormente rispetto a euro, sterlina, yen, franco svizzero e rublo, rispetto al quale è sotto quota 80 per la prima volta dal giugno dell’anno scorso. Tale disastrosa situazione, che non risparmia neppure Dow, Nasdaq e S&P 500 (tutte in perdita per oltre il 3%), non poteva non avere le sue ripercussioni sulla stabilità interna del governo: e così, dopo che Elon Musk prevede un progressivo allontanamento dagli affari politici per la crisi della sua Tesla (-71% di utile netto, 140 miliardi persi da quando è alla guida del DOGE), Trump incolpa direttamente il capo della Federal Reserve, Jerome Powell, minacciandone l’esautorazione. La qual cosa farebbe ulteriormente crollare i mercati azionari degli Stati Uniti: la previsione del vicepresidente dell’Evercore ISI, Krishna Guha, alla CNBC, ha tutte le carte in regola per avverarsi. (JC)

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