Ucraina: S. Craxi, con mio padre non saremmo a questo punto

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Il Tazebao riporta di seguito alcuni passaggi dell’intervista di Stefania Craxi a Beemagazine in cui tocca temi di attualità internazionale

(AGI) – Roma, 20 gen. – “Bettino Craxi era un uomo di pace che ha lavorato per la pace, si e’ speso per la pace. Aveva un’idea alta e nobile della politica, conosceva bene le dinamiche che regolano i rapporti internazionali, insisteva sul valore proficuo e sulla ricchezza del dialogo fra i popoli e gli Stati. Probabilmente, se ci fosse stato ancora lui, non saremmo arrivati fino a questo punto, sull’orlo di una nuova guerra mondiale”. A dirlo e’ Stefania Craxi su Beemagazine, quotidiano online del gruppo The Skill.

Il messaggio in occasione dell’anniversario della morte di Bettino Craxi: «I popoli esistono anche quando sono poveri»

“Con il voto al dl Ucraina – riprende la senatrice FI – abbiamo ribadito di essere al fianco del popolo ucraino sostenendone la battaglia di liberta’. La speranza di tutti e’ che si possa giungere al piu’ presto a una soluzione diplomatica ma senza illuderci, la strada e’ ancora lontana. Mosca si e’ messa ai margini della comunita’ internazionale, commetteremmo un errore se ritenessimo di doverla umiliare, questo potrebbe favorire qualche gesto sconsiderato. La mia impressione e’ che i leader mondiali abbiano piena consapevolezza dei grandi rischi connessi a un’escalation del conflitto”.

Quanto al nodo dell’adesione Ucraina a Ue e Nato, Craxi rileva che “le decisioni prese su base emotiva si rivelano spesso controproducenti. Non intendo affermare di essere contraria alle richieste di Kiev. Anzi. Ma poiche’ la questione rientra a pieno titolo nel piu’ ampio tema del futuro dell’Europa, sono da tempo persuasa, riguardo alle politiche di allargamento e non solo, che vanno affrontati al piu’ presto alcuni nodi. Primo, considerare che, nonostante l’eccezionalita’ del momento, il processo di adesione richiede tempi lunghi, step complessi, requisiti essenziali da soddisfare. Secondo, credo che l’Unione, come scelta primaria, necessiti di una urgente riforma strutturale dei suoi assetti istituzionali e della sua governance. La costruzione politica e’ ferma da tempo, le storture si sono appalesate e hanno generato in questi anni fenomeni di disaffezione e rigurgiti di varia natura. Quanto all’adesione alla Nato, la riflessione non si pone: è stato detto da piu’ parti e ripetutamente che il tema non e’ all’ordine del giorno”.

“Il governo – dice ancora – sta facendo tutto il possibile in una situazione di grande incertezza sul piano internazionale, con inevitabili ricadute sul versante economico, produttivo, sociale. Sono state fatte scelte, anche importanti dal punto di vista economico, affrontando il ‘caro bollette’ che tutti indicavano come questione primaria. Non stiamo lesinando gli sforzi, nella ristrettezza delle risorse, per alleviare i disagi e le sofferenze delle famiglie e delle imprese”. (AGI)

L’intervista completa: Ucraina, Stefania Craxi: se ci fosse stato mio padre non saremmo arrivati a questo punto

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