Lorenzo Somigli è intervenuto a Contro/Verso, condotto da Domenico Guarino, su TVR Teleitalia trattando del tema della sostenibilità.
“L’efficienza energetica – ha detto in riferimento alla direttiva case green – è un obiettivo a cui puntare a causa della scarsità energetica e in generale della scarsità di risorse. Bisogna consumare meno e risparmiare. Rimane il problema della sostituzione del gas. Come dare la stessa energia a tutti? Lancio una provocazione: mentre le importazioni di gas naturale crollano, quelle di gnl dalla Russia aumentano. È una delle contraddizioni di questo periodo”. Entrando nello specifico dei lavori di efficientamento: “Un domani potrebbero sorgere nuovi problemi: oggi i materiali vanno bene, domani diventano illegali”.
«La casa – ha ribadito – è un patrimonio, un bene su cui famiglie investono; c’è una cultura diversa rispetto ad altri paese. La è la base di tutte le famiglie: è un bene non solo materiale ma anche spirituale».
Nella seconda parte di Contro/Verso si è parlato del caso di Oxford, dove si discute su come ripensare la mobilità cittadina, in modo particolarmente costrittivo, ovvero impedendo l’accesso in determinate zone della città a chi risiede in altre.
“Intanto – ha proseguito Somigli – bisognerebbe tornare a esportare verso Perfida Albione tecnici, urbanisti, architetti perché pensare che la città sia come Google maps mi fa orrore. La città è un sistema complesso. Oggi, preparandomi, rileggevo quel piccolo capolavoro di Heidegger “Costruire, abitare, pensare” in cui spiega come l’attività del costruire sia connaturata nell’uomo, frutto del suo bisogno di ‘risparmiare’ spazio”.
“Quel che vogliono fare a Oxford è la dimostrazione che, quando lo Stato o chi pensa di dover dire cosa è il bene comune, limita la libertà dell’individuo si raggiungono livelli di parossismo e di assurdo incredibili. L’automobile, odiata da tutti, ha un motore pressoché perfetto, che non disperde nulla; sul bilancio ecologico delle auto ecologiche si potrebbe parlare a lungo. In più, l’automobile è il mezzo che ha permesso di abbattere le distanze geografiche che sono anche socioeconomiche”.