Piano inclinato

Il Tazebao – Ci vorrebbe un Tazebao maxi, non basta quello murale di Mao per riassumere tutto ciò che stiamo vivendo. C’è uno spirito della storia che dobbiamo afferrare e un moto che da marcetta si è fatto corsa forsennata. L’ultima è la morte del Presidente iraniano e del Ministro degli esteri. Che apra a una revisione della politica iraniana? Di certo, dopo la Russia, l’azione degli anglosassoni si sposterà, come da tradizione, sullo stesso Iran e sulla Cina. Ecco perché si voterà il 4 luglio in Inghilterra e Trump sta per tornare: l’alternanza dei partiti va letta in chiave geopolitica. La genesi del caos è lontana e profonda, il ciclo di ferro ha avuto una gestazione trentennale. Da quando fu detto che la storia era finita alle bombe pacifiste nel puzzle balcanico, dietro casa nostra, fino alle bombe, sempre pacifiste, per far regredire la Libia a uno stadio quasi pre-colonizzazione italiana. Sale la tensione o, meglio, salgono i giri della destabilizzazione: omicidi, attentati, sabotaggi, detonano cose e altre si buggano, incidenti e incendi. E questo è ciò che ci riesce raccogliere. Credo molto poco all’opportunità di invadere Taiwan per la Cina, che nel frattempo non è crollata ma rimane una potenza globale seppur già in economia di guerra (è ciò che le gazzette non possono dire limitandosi a “recessione”) e compra oro. Delle due Coree contro – un unico potere nella penisola coreana fa paura a molti – abbiamo trattato venerdì scorso insieme a quel socialista italico di Giovanni Amicarella, s’è inventato anche Artverkaro Edizioni, e Jean-Claude Martini, la penna del Tazebao del giorno. In una campagna elettorale dall’esito meno scontato del solito, è tornato al centro del dibattito il caso di Kata e dell’ex Hotel Astor. Eike Schmidt ha lanciato un attacco pesante all’attuale assessore al sociale. Nel frattempo, la città si avvita: la tav non tavva perché c’è l’acqua e mezzo Campo di Marte va sotto e allora anche la tramvia non tramva più né trafora.