«Azzerato il mercato immobiliare». Comincia così un thread, l’ennesimo di estremo valore, di Willi Muenzenberg su X, nel quale smonta la narrazione sul boom del turismo tanto cara alle gazzette nostrane. Lo riprendiamo così – sine ira et studio – sul nostro Tazebao, perché eravamo una potenza industriale e non solo un paese di affittacamere. «Ordine tassativo – scrive il nostro – di non fare uscire i dati primo trimestre se non dopo “trattamento narrativo”. In vendita senza acquirenti negozi, uffici, capannoni, alberghi e case. Con Imu e Tari che corrono, valore negativo per la quasi totalità immobili».
E poi, passa all’analisi nel dettaglio: «Ovunque in Italia alberghi falliti e invenduti. Dolomiti, Auronzo. Fallito unico 4 stelle a fondovalle. Deserte le prime due aste fallimentari. Terza, fra pochi giorni. Ma per il turismo, come i “prezzi a Milano” e l’occupazione “record” è “boom”. Certo».
Un occhio alle città d’arte che hanno impostato il loro modello – la crisi abitativa è direttamente connessa con il “boom” turistico – economico solo sul turismo: «Boom anche a Firenze e in Toscana dove lo straordinario flusso turistico lascia invenduti decine di hotel a Siena, Firenze, Chianciano, sulle coste e ovunque. Nessuna offerta: “rivoluzione turismo”». Ora l’Adriatico: «La riviera romagnola risponde orgogliosa: “Il vero trionfo turistico è nostro”. In vendita ovunque senza offerte hotel falliti a Cesenatico, Castrocaro, Rimini: “Puntiamo tutto sul turismo. Così importiamo valuta pregiata. Non come ai tempi della liretta”».
«”Il lusso non teme alcuna crisi” risponde il Veneto. Dove sono in vendita senza acquirenti innumerevoli Ville adibite ad Hotel di lusso in tutte le province. È il trionfo del “turismo esperienziale”. Quello “lento” e “sostenibile”».
Quindi il Mezzogiorno: «A Napoli e nelle sue isole, poi, il turismo genera ricchezze da Bengodi. A Ischia sono dunque in vendita senza acquirenti tutti gli Hotel. Qui il Solemar dopo Terme di Augusto, Flora, Bristol, Manzi, Parco Termale Tropical». «Ancor più trionfa, nella Sicilia di Londra sua, il turismo. Dove crea ogni giorno più ricchezza. Così tanta, che tutti gli Hotel sono in vendita: terraferma, isole, montagne e Vulcano. “Vieni a conoscere un’isola di luce”».
Willi conclude il suo excursus con la Capitale del “Paese reale”, dell’Italia produttiva: «È a Milano che trionfano turismo, fiere, economia e mercato immobiliare. “Prezzi in furiosa crescita”. Infatti lo “storico albergo” viene venduto giusto in tempo: ha chiuso il 2022 con debiti per 1,14 milioni. “Venite a Milano: la città cool che ti farà suo”. Milano, si sa, “si piega ma non si spezza”. È come la fenice che rinasce dalle sue ceneri, vede trionfare il mercato immobiliare trainato dal “nuovo sviluppo digitale e finanziario”. Il Palazzo all’asta, per giunta a due lire dal solito ente pubblico, non lo vuole nessuno».