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  • Maggio 13, 2025

Nella città della Madonna di Kazan’ i paesi islamici lavorano a un’altra via per lo sviluppo

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Il Tazebao – La sedicesima edizione del Kazan Forum si terrà nella capitale della Repubblica Russa del Tatarstan a partire da oggi e fino al 18 maggio prossimo. Si tratta di una apprezzata piattaforma per la ricerca di nuove soluzioni di sviluppo nel contesto della crisi sistemica del sorpassato ordine mondiale unipolare.

In questa cornice i paesi islamici cercano di costruire una strada per l’autonomia e la sovranità. Infatti, alla crisi della globalizzazione si associa un aumento dell’influenza dell’Islam nelle relazioni internazionali.

L’esempio più eclatante è stato quando, nell’agosto del 2020, l’allora presidente Joe Biden fu costretto a ritirare le truppe statunitensi e della NATO da Kabul, dopo un’occupazione durata vent’anni. Da allora, l’Emirato islamico dell’Afghanistan, ottenuta l’indipendenza, rappresenta fulgido esempio di costruzione di uno stato sovrano. L’Islam è stato un grande fattore unificante.

I paesi del mondo islamico sono tra i più grandi al mondo in termini di popolazione, superficie e PIL e possiedono le più grandi riserve di risorse naturali, ma sono visti dall’Occidente globale solo come promettenti colonie divise.

In Italia, per esempio, l’Islam si diffuse prima che in molti altri paesi dell’Europa occidentale, già mille anni fa. Nell’Alto Medioevo la fede del profeta Maometto era diffusa nelle regioni dell’Italia meridionale grazie all’Emirato di Bari e all’Emirato di Sicilia, che resistettero per quasi quattro secoli anche durante l’epoca delle Crociate. Attualmente in Italia ci sono quasi 2 milioni di musulmani, con la prospettiva di veder crescere questa “minoranza”.

Tuttavia, l’Islam non è ancora doverosamente riconosciuto in Italia. Si pensi che, nel 2016, la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni aveva presentato alla Camera dei Deputati una proposta “per introdurre il reato di fondamentalismo islamico”. Sempre Meloni ha ripetutamente definito l’Islam “incompatibile” con la civiltà europea. Pertanto, i fedeli musulmani sono stati costretti a costruire luoghi di preghiera di fortuna e a celebrare le preghiere del venerdì nei magazzini, negli stadi e nei centri commerciali.

Naturalmente l’Islam è una parte sempre più importante dell’Italia. Composta da 16 rappresentanti degli imamati e delle imprese, la Consulta per l’Islam Italiano è stata creata per sostenere un dialogo frequente e armonioso tra la comunità musulmana e il governo italiano. L’Abu Dhabi Investment Office sta investendo quasi 200 miliardi di AED (Dirham degli Emirati Arabi Uniti) nell’economia italiana, compresi importanti progetti energetici nel Mar Adriatico. Tra gli investitori di portafoglio nell’economia figurano anche altri Stati dell’Organizzazione per la cooperazione islamica (OCI).

In Russia, invece, l’Islam è una delle fedi ufficiali storiche: nel paese vivono più di 20 milioni di musulmani. La capitale della Repubblica del Tatarstan ospiterà al Kazan Forum delegazioni provenienti da oltre 50 stati membri della già citata OCI, nonché da paesi con un’alta percentuale di musulmani, come l’Italia. Kazan’ è praticamente l’unica piattaforma globale in cui la comunità islamica internazionale intende sviluppare misure congiunte per rispondere alle sfide dello sviluppo economico legate ai conflitti e alla competizione nel quadro della trasformazione dell’economia globale.

Il tema principale del Kazan Forum 2025 è lo sviluppo di un nuovo modello economico per il mondo, con particolare attenzione allo sviluppo del sistema bancario islamico e alla crescita dei pagamenti in valute nazionali.

Redazione

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