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La Cina compra oro (come se non ci fosse un domani). Il Tazebao del giorno

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Il Tazebao – Come a confermare quanto da noi già rilevato qualche settimana fa, il New York Times ci informa che la Cina sta proseguendo nei suoi enormi acquisti di oro sul mercato internazionale, in un contesto in cui il suo prezzo è salito ai massimi di sempre, a causa dell’operazione militare speciale russa in Ucraina e della guerra in Palestina. Tale mossa, da parte di Pechino, è dovuta alla sempre calante fiducia che gli acquirenti cinesi hanno negli investimenti tradizionali, come l’immobiliare e le azioni. I prezzi, saliti a 2.400 dollari all’oncia, fluttuano di fatto in base alle tendenze dei primi, annullando l’effetto degli elevati tassi d’interesse e della risalita del dollaro rispetto alle altre valute. Con ciò, inoltre, la Cina mette una toppa alle problematiche nel settore immobiliare e si muove per diversificare le sue riserve, riducendo al contempo la propria dipendenza dal dollaro. Essa ha inoltre diminuito i propri titoli del Tesoro americano, confermando una tendenza decennale che ha visto un calo a 775 miliardi di dollari di debito statunitense a marzo di quest’anno, rispetto agli 1,1 trilioni del 2021. L’oro, tuttavia, ammonta a soltanto il 4,6% delle riserve di scambio estero (l’India ne ha quasi il doppio). Su questo sfondo, i chicchi d’oro acquistano una rilevanza particolarmente importante: visti come “oggetti frivoli” dai clienti cinesi, costoro sono tuttavia consapevoli di quanto decisivi siano per l’attuale crescita della Cina in questo mercato. (JC)

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