Il Tazebao – Prosegue e aumenta la conta dei morti in Palestina, dopo l’unilaterale ripresa delle ostilità da parte di Israele a marzo. L’ultimo episodio della Madleen ha esacerbato, in seno alle opinioni pubbliche, l’astio, l’indignazione e la condanna del genocidio e delle continue violazioni del diritto internazionale da parte di Tel Aviv. In un gesto che sa più di captatio benevolentiae dell’elettorato in vista delle Regionali, la Toscana rompe alfine le relazioni con lo Stato ebraico, spingendo per il riconoscimento dello Stato di Palestina; persiste però il dogma della “condanna di Hamas”, rispetto al quale la pilatesca astensione del PD ha fatto passare una mozione di Fratelli d’Italia che depotenzia sostanzialmente l’atto di cui adesso il “campo largo” si vanta (“campo largo” in cui rientra anche Italia Viva che difende il console onorario Carrai dalle legittime richieste di dimissione dalla presidenza della Fondazione Meyer: ieri altri tre bambini palestinesi feriti sono arrivati a Pisa, sommandosi ai 20 già ivi ricoverati). Importanti parole di denuncia giungono anche dal cardinal Pizzaballa, impegnato in un’opera di mediazione in Medio Oriente che però non lo fa tacere sulla «situazione disastrosa, drammatica e disumana» frutto, appunto, della «disumanità d’Israele a Gaza» da egli esecrata in un’intervista a Pomeriggio24. E mentre Israele continua a colpire i civili che si recano ai punti di distribuzione degli aiuti umanitari (ieri altri 41 morti), il fallimento dei colloqui americano-iraniani ha ringalluzzito Netanyahu, ora più che mai determinato a scatenare una guerra contro l’Iran iniziando a bombardargli i siti strategici per la produzione di energia nucleare. Una notizia che ha creato allarme a Washington, la quale ha messo in allerta elevata le sue flotte nel Golfo Persico e starebbe preparando l’evacuazione del suo personale militare addirittura da Baghdad. Da parte iraniana si segnala un aumento delle interferenze GPS proprio in alcune parti dell’Iraq, mentre i media statali iraniani annunciano piena prontezza alla guerra. E quell’incendio a Bushehr solleva più di un interrogativo… (JC)

Il Primo Ministro della Malaysia in Italia incontra le autorità islamiche
Il Primo Ministro della Malaysia, Anwar Ibrahim, ha ricevuto una delegazione rappresentativa dell’Islam Italiano guidata dal segretario generale del Centro