Il Tazebao – Se questi sono gli effetti della pax trumpiana, sangue innocente dovrà scorrere a fiumi. È di stanotte la notizia di intervento a Jenin con truppe corazzate da parte di Israele: verranno sgomberati “nidi del terrore”, cioè campi profughi. Insomma, tra un carro in Cisgiordania e un raid nel Sud del Libano, Netanyahu è ancora convinto di portare avanti il progetto di una “grande Israele” a discapito dei vicini. Il silenzio e l’indolenza dei soliti paesi arabi non aiuta. Ad ogni modo, Hezbollah, pur decapitata, ha dimostrato di saper infliggere, come già successo in precedenza più volte, notevoli perdite all’esercito israeliano. Non è facile vincere tra le rovine. Ecco perché Trump ha lanciato il suo “piano” per Gaza, cioè la ripulitura e la trasformazione in riviera: una “soluzione finale” al gusto cemento. Mentre il sangue scorre, domani è il terzo anniversario, la Russia avanza, l’Europa è tagliata fuori completamente dalle trattative di pace per l’Ucraina, nonostante questa sia geograficamente europea. Le classi dirigenti europee hanno fatto in modo che l’Europa arrivasse all’appuntamento con la storia in condizioni di massima debolezza interna, tenendo l’Europa sempre più separata dalla Russia, con la quale gli Usa vogliono tornare a commerciare liberamente, e dalla Cina e sempre più succube del gas americano. E non solo. Oggi va al voto la Germania, il cuore geografico e produttivo dell’Europa. Un voto decisivo, con i trumpisti che tentano di smontare la cooperazione europea e mettere, per la gioia di Londra e Washington, gli europei contro (per la terza volta). Ed è bene che alcune voci critiche si siano levate. L’Italia di Meloni tenta la sua strada in solitaria come penisola d’appoggio, come Puerto pobre del Mediterraneo. Un’Italia, insomma, dove non si deve produrre nulla, succube e povera, colonia estiva. Se sei vecchio finisci presto in Rsa, se sei mascolo fai il cameriere o il rider, se sei fimmina la tiktoker o la onlyfanser.
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