Il Tazebao – Continua a mietere vittime la nuova linea di “Reform & Restructuration” o, se si preferisce, la glasnost e la perestrojka in salsa statunitense. Il trionfalismo della miseria sul breve rialzo delle Borse ha avuto vita breve, perlomeno in Italia dove gran parte dei titoli della Borsa di Milano di fatto ristagna, non riuscendo a far prezzo e segnando stamani un indice di progresso pari allo 0,16%, con soli 5 titoli su 40 ad esser riusciti a fare qualche scambio. È l’effetto dei 90 giorni di sospensione dei dazi, decisa all’ultimo nel giorno stesso in cui dovevano entrare in vigore, probabilmente una mossa studiata a tavolino per far ancora più male agli ormai ex partner e “alleati” che dovranno giocoforza ricalibrare le loro alleanze. E mentre la risposta americana ai dazi cinesi (84%) rilancia portando le tariffe di rappresaglia contro Pechino addirittura al 125%, Trump, come Gorbaciov nel 1991, sta progettando di ritirare le proprie truppe dall’Est Europa. Martedì la NBC ha annunciato che il Pentagono stava considerando di riportare a casa fino a 10.000 soldati americani da Polonia e Romania, su 80.000 regolarmente di stanza nell’area dell’ex Patto di Varsavia. Per quanto riguarda la prima, sono stati nientepopodimeno che il presidente e il ministro della Difesa, Andrzej Duda e Wladyslaw Kosiniak-Kamysz, a informare della partenza dei militari americani da Rszeszow, al confine con l’Ucraina e perciò città strategica per le forniture di armi a Kiev. Per il momento, comunque, la decisione di Trump non influisce sugli aiuti polacchi a quest’ultima, sebbene Varsavia abbia ribadito di non voler inviarvi i propri soldati, trovandosi del resto, come gli altri Paesi europei, nella necessità (parole del Generale Maciej Klisz, capo del Comando Operativo delle Forze Armate Polacche) di reintrodurre eventualmente la coscrizione per ottenere una «riserva di massa» per l’esercito. (JC)

Willi dixit: “Messo a posto il Papa tedesco i normanni guardano alla Sicilia…”
Il Tazebao – Inviato nel 1890 a insegnare le lettere ai figli dei mercanti siculi cui i Principi normanni padroni