Il Tazebao – “Guerra” è il termine giusto per indicare quella che, a tutti gli effetti, è un nuovo episodio della contesa mediorientale, il terzo dopo quelli “andati in scena” nel 1982 e nel 2006: Hezbollah stessa si considera ufficialmente, appunto, in guerra contro Israele, come emerso dalla dichiarazione ufficiale di tre giorni fa. L’altro ieri, inoltre, sono stati attaccati il porto di Eilat e la base militare di Ein Yahav. Inizialmente si è pensato a un missile yemenita, ma a rivendicare l’azione è stato il movimento della Resistenza Islamica in Iraq, entrato apertamente nel conflitto dalla parte di Hezbollah e già resosi autore, nel recente passato, di vari attacchi missilistici e con droni sulle basi americane in Iraq e in Siria. Degno di nota il fatto che sul porto di Eilat sono stati utilizzati i droni iraniani Shahed, già noti per il massiccio impiego che ne ha fatto l’esercito russo in Ucraina, segno che il sostegno militare di Teheran alle forze dell’Asse della Resistenza continua imperterrito, come dimostrano anche i successi ottenuti da Ansarallah in Yemen nell’abbattimento dei droni americani MQ-9 Reaper e a tale sostegno ascrivibili. (JC)
Bombe democratiche e altri pratici rimedi
Il Tazebao – Va bene porgere l’altra guancia, con annesse reminiscenze, visto il contesto, o quanto ne rimane di quei