Il Tazebao – Nonostante il clamore mediatico sulle «481.000 assunzioni in più nel 2023», è di poche ore fa la notizia confermata che altri 7.500 posti di lavoro verranno tagliati nel contesto della dismissione e della frammentazione del comparto produttivo nel nostro Paese: stavolta, a determinare ciò, è la separazione da Unilever della divisione gelati, la quale possiede 5 dei 10 primi marchi mondiali tra cui Walls (che include il Cornetto) e Magnum, per assumere la forma di una «business stand-alone». Un piano, sostiene la direzione, che «garantirà un risparmio da 800 milioni di euro» e che, tra le altre cose, sembra esser stato gradito dalla Borsa, nella quale Unilever ha registrato subito un balzo del 6%. Questo spin-off, mirato a «trasformare Unilever in un’azienda a maggiore crescita e con margini più elevati che fornirà risultati coerenti a tutti gli stakeholder» (nelle parole del suo presidente Ian Meakins), inizierà subito e se ne stima la conclusione per la fine dell’anno prossimo. (JC)

Prospettiva Minsk: Lukashenko a 360 gradi sul mondo che cambia
Il 27 febbraio, il presidente bielorusso Aleksandar Grigorievič Lukashenko ha rilasciato un’intervista al blogger americano Mario Nawfal, fondatore della piattaforma