Una giornata romana sotto il segno di Ho Chi Minh. Il Tazebao del giorno

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Il Tazebao – Nella giornata di ieri siamo tornati, col Segretario nazionale di Socialismo Italico, Giovanni Amicarella, accompagnato anche da delegazione, all’ambasciata vietnamita di Roma, cordialmente invitati da Anteo Edizioni, per una tavola rotonda dal tema Il Presidente Ho Chi Minh: simbolo della pace del popolo vietnamita e di tutto il mondo, e per la presentazione dell’antologia, tradotta in italiano e curata da Giulio Chinappi per Anteo Edizioni, Teoria e pratica del socialismo in Vietnam di Nguyen Phu Trong, Segretario Generale del Partito Comunista Vietnamita; presente anche il Direttore di Anteo Edizioni Stefano Bonilauri. L’occasione era propiziata dal 134° anniversario della nascita di Ho Chi Minh, caduto domenica 19. Tra i vari interventi susseguitisi è particolarmente degno di nota quello di Mario Primicerio, ex sindaco della nostra Firenze e accompagnatore di La Pira nel suo incontro ad Hanoi con lo “zio Ho” nel 1965. L’intervento, che abbiamo ripreso, ricorda con estrema precisione i dettagli di quel colloquio, durato due ore, dal «Buongiorno!» in italiano di Ho Chi Minh, che ha soggiornato in Italia negli anni ’30, al “patto di fuoco” stretto con La Pira allorché questi lo invitò ad accendere la propria sigaretta dalla sua. Il colloquio fu dedicato alla ricerca di una soluzione politica negoziata alla guerra in Vietnam, sulla base degli accordi di Ginevra del 1954, che La Pira volle discutere personalmente con lui. Si raggiunse un’ipotesi, incondizionatamente accettata da Ho Chi Minh, che avrebbe potuto portare ad aprire dei negoziati, da proporre confidenzialmente al presidente americano Johnson, e poter così terminare la guerra con sette anni d’anticipo. Ma, rendendola pubblica, tale proposta di fatto naufragò. Anche in occasioni come questa, dunque, abbiamo modo di ricordare quanto l’Italia, e soprattutto Firenze, abbiano avuto un ruolo di primo piano nel mondo, nella politica internazionale, nella mediazione tra i blocchi, tra le potenze, per l’indipendenza, la pace e la cooperazione internazionale. Aneddoti ed eventi da ricordare e a cui ispirarsi per riacquistare quell’autonomia necessaria all’autostima, alla prosperità e al benessere del nostro popolo. (JC)

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