Il Tazebao – Ieri il presidente della Repubblica Serba (entità autonoma dei serbi di Bosnia costituitasi all’interno della Bosnia-Erzegovina nel contesto della disgregazione della Jugoslavia) ha annunciato sul suo account di X che proporrà, per la giornata di oggi, una proposta ufficiale di secessione della Repubblica Serba dalla Bosnia, in risposta al contemporaneo voto all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per riconoscere ufficialmente i fatti di Srebrenica del 1995 come genocidio. L’iniziativa dell’ONU ha infatti causato la forte opposizione sia di Belgrado sia di Banja Luka, che accusano la risoluzione di essere politicamente motivata e di accusare l’intero popolo serbo di essere “genocida”. Dopo anni di minacce di secessione da parte della Repubblica Serba, questa volta pare compiersi un passo, pesante e giuridicamente fondato, che apre le porte a una futura, profonda destabilizzazione in Bosnia e in tutti i Balcani: se il presidente della RS Milorad Dodik ha dichiarato che, col voto di oggi all’Assemblea Generale, «la fine della Bosnia-Erzegovina è segnata», sulla questione è prontamente intervenuto il Regno Unito per bocca di Nus Ghani, sottosegretaria parlamentare per gli Affari europei, la quale ha detto senza mezzi termini che «La Repubblica Serba può esistere solo come parte della Bosnia-Erzegovina». Assieme alle periodiche tensioni in Kosovo e dopo i fatti di Slovacchia, ciò ci mostra come la faglia del caos si sta lentamente ma inesorabilmente avvicinando a noi sempre più. (JC)
Di bombe democratiche e di chiodi anarchici
Il Tazebao – Ora si parla perfino di attacco diretto all’Iran, come rappresaglia a una rappresaglia non indolore, avendo questa