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Tutto il mondo è paese: la dismissione in Italia a velocità sempre più sostenuta. Il Tazebao del giorno

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Il Tazebao – La crescente destabilizzazione del mondo (ieri abbiamo parlato di Kirghizistan e Cuba, ma anche Etiopia e Repubblica Democratica del Congo hanno subito negli ultimi giorni degli analoghi tentativi eversivi) si riversa sempre più ferocemente nel nostro Paese nelle vesti della dismissione che si fa quotidianamente più generalizzata: nessuno si salva, soprattutto da solo. Mentre l’altro ieri la 39ª edizione di MilanoUnica vede la vicepresidente di Confindustria ammettere (sia pur a denti stretti) la crisi del tessile e l’annosa questione del Ponte di Messina si somma a quella delle nomine europee e ad altre “scaramucce” come l’aeroporto di Linate e la RAI che tace delle elezioni francesi, nei sempre più frequenti barcollamenti del governo Meloni, nell’ambito dell’ILVA scende in campo la canadese Stelco per rilevarne gli stabilimenti, in vista della gara d’appalto d’agosto che la vedrà contrapposta a due gruppi indiani e agli ucraini di Metinvest, col ministro Urso che parla della «importanza di tecnologie green per rilanciare il polo siderurgico». Chissà se è stato comunicato alle autorità militari americane: tra Pisa e Pontedera sorgerà la base militare Tuscania, nell’ottica dell’ampliamento e collegamento al mare di Camp Darby, comportando peraltro la distruzione di ettari di boschi del Parco naturale di Migliarino San Rossore Massaciuccoli. In tutto ciò, si preparano 2.245 licenziamenti in casa ex Alitalia; al contrario, le grandi banche, aggirata facilmente l’imposta governativa sugli extra-profitti, prosperano con rendimenti superiori al 44%, mentre per le famiglie e i cittadini in difficoltà è stato stanziato solo 1 miliardo e 800 milioni, dei 7 miliardi previsti. L’Italia rimane quindi ultima in Europa per crescita dei salari (dati OCSE), ma per la NATO i sistemi di difesa antiaerea si sono trovati. Con la forbice sociale che si allarga, ogni tipo di bomba diventa possibile e a suo modo estremamente rischiosa. (JC)

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