Il Tazebao – Le elezioni presidenziali svoltesi ieri in Senegal hanno visto vincitore al primo turno il candidato del PASTEF, Bassirou Diomaye Faye, contro il candidato del presidente uscente Macky Sall (Alleanza per la Repubblica) Amadou Ba. Il suo programma, che ha portato avanti nelle veci del candidato escluso (a causa di una condanna per diffamazione) Ousmane Sonko, prevede una revisione dei contratti energetici stipulati dai governi precedenti coi colossi internazionali del settore e, soprattutto, l’uscita dal Franco CFA. I risultati di queste elezioni si pongono in diretta continuità con la lunga lotta condotta da strati sempre più ampi della società senegalese contro il governo filofrancese di Sall, sulla scia dello sganciamento di Paesi come il Mali, il Burkina Faso, il Niger e il Gabon dal sistema politico-economico di subordinazione agli interessi francesi e americani nella regione. Ancor prima di terminare gli spogli, il candidato Ba ha già riconosciuto la sconfitta. Alla fine, Diomaye ha ufficialmente vinto le elezioni col 57%, contro il 32% del suo avversario. Il tripudio prontamente esploso nelle strade di tutto il Senegal è indice della percezione comune del ruolo sin qui svolto dalla Francia in Africa, che perde un altro tassello della sua egemonia nel Continente. (JC)
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