Stanno tornando gli anni ’80, ma non per quello che si immaginerebbe. Dagli euromissili al rischio di catastrofe nucleare, passando per il Libano. Il Tazebao del giorno

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Il Tazebao – La fase attuale, e particolarmente gli eventi di cui siamo stati testimoni (per il momento da lontano, ma fino a quando?), potrebbero far ironicamente pensare a un genio della lampada poco avveduto che abbia avverato un desiderio di ritorno agli anni ’80, interpretandolo però erroneamente. E così, mentre gli Stati Uniti confermano la propria decisione di schierare missili a lungo raggio in Germania dal 2026 e Hezbollah è tornata ad elevare l’asticella dei suoi attacchi su Israele, il ritorno degli euromissili e la prossimità sempre più concreta di un’invasione israeliana del Libano si accompagnano al rischio di catastrofe nucleare in territorio ex sovietico. Gli ucraini hanno infatti attaccato la centrale nucleare Zaporožje (il nome non confonda: si trova a Energodar, nella stessa regione ma nella parte russa anche de facto), centrando l’impianto di raffreddamento. Nonostante sia la Russia che l’AIEA abbiano assicurato che non vi è stato un aumento della radioattività nella zona e la situazione sia sotto controllo, l’entità dei danni provocati rientra comunque nel livello critico. Altre valutazioni saranno effettuate dagli specialisti quando possibile, resta tuttavia il fatto che, unitamente ai fatti della regione di Kursk, la guerra russo-ucraina sta raggiungendo una nuova fase di scontro sempre più rischiosa per l’Europa e il resto del mondo. (JC)

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