Si è aperto il Forum economico internazionale di San Pietroburgo. Il Tazebao del giorno

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Il Tazebao – Nella meravigliosa e storica città di San Pietroburgo ha cominciato ieri i lavori il Forum economico internazionale (SPIEF 2024); proseguiranno fino a sabato. Nutrita la partecipazione di ospiti stranieri, soprattutto dall’Africa e dai Paesi arabi (l’Oman è l’ospite d’onore), ma anche dall’Europa e dall’Italia, seppur la loro presenza, come da essi stessi ammesso, è stata volutamente passata “in sordina” per ovvie ragioni. La ragione che li unisce tutti è la volontà di ampliare la cooperazione, gli scambi e la conoscenza reciproca con la Federazione Russa. Nel 2023 lo SPIEF annoverò 17.000 partecipanti da 130 Paesi del mondo, 900 accordi per una somma di 3 trilioni e 860 miliardi di rubli (esclusi accordi coperti da segreto commerciale), più di 200 eventi, oltre 1.500 esperti e oratori e 100.000 m² di aree espositive per grandi imprese, istituzioni statali e regioni. A margine, il presidente Putin si è riunito con una folta delegazione di giornalisti provenienti da Paesi ufficialmente considerati “ostili”, tra i quali figurava anche, per la nostra ANSA, Stefano Polli. Putin ha esplicitamente richiesto che l’incontro non fosse un mero “domanda-e-risposta”, ma un confronto di vedute: nei suoi interventi è emerso in particolar modo che nelle relazioni russo-americane nulla cambierà dopo le elezioni statunitensi di novembre e che quella contro Trump è una persecuzione politica e che il liberalismo globale sta distruggendo gli USA, i quali a loro volta stanno «uccidendo il sistema del dollaro con le loro stesse mani». Allargando lo sguardo verso l’Europa, egli ha detto che il sabotaggio del Nord Stream 2 ha danneggiato la Germania e il suo popolo (il gas russo arriva comunque ma a prezzo più alto) e ha ribadito, con metafore colorite, che la Russia non ha ambizioni imperiali e non vuole attaccare l’Europa, pur sottolineando che la Russia reagirà «adeguatamente» al coinvolgimento occidentale nella guerra in Ucraina (di cui ha ricordato genesi e sviluppi) con gli attacchi sui territori russi. Ha criticato la censura occidentale nei confronti dei media russi e, soffermandosi sul Medio Oriente, ha elogiato il ruolo dell’Iran per la costruzione di un mondo multipolare e ha condannato, incolpando gli Stati Uniti, le azioni israeliane contro i civili a Gaza. (JC)

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