Il Tazebao – Il Trattato di partenariato strategico globale tra la Repubblica Popolare Democratica di Corea e la Federazione Russa, firmato a Pyongyang il 19 giugno nell’ambito del terzo vertice tra i capi di Stato dei due Paesi (i primi due essendosi svolti a Vladivostok nell’aprile 2019 e nel settembre 2023), è entrato, in quest’ultima settimana, nella sua seconda e penultima fase di attuazione: il 6 novembre la Duma di Stato ha approvato ufficialmente la legge di ratifica presentata il 24 ottobre, seguita poi dall’analogo procedimento effettuato con decreto del Presidente degli Affari di Stato della RPDC, cioè Kim Jong Un, l’altro ieri. Adesso, affinché il trattato entri in vigore, le due parti dovranno scambiarsi i reciproci strumenti protocollari di ratifica. Non sorprende che gli alti funzionari russi, ogniqualvolta interrogati al riguardo, abbiano sempre messo l’accento sul punto di quel trattato che prevede assistenza reciproca in caso di aggressione: ottobre e novembre hanno visto le tensioni nella penisola coreana rinfocolarsi oltremisura, con due esercitazioni militari congiunte (Freedom Edge e Iron Mace) condotte tra Stati Uniti, Corea del Sud e Giappone; i primi, in particolar modo, hanno schierato per tre volte quest’anno delle task force di portaerei nucleari come la Theodore Roosevelt, hanno schierato il sottomarino nucleare Vermont in territorio sudcoreano e fatto volare per cinque volte i B-52H e altri bombardieri nucleari strategici sopra i cieli della penisola coreana, mandando inoltre avanti Seoul a commettere pericolose provocazioni politico-militari contro la Corea del Nord. Con l’analogo trattato in vigore dal 1961 con la Cina, in caso di ripartenza della Guerra di Corea gli Stati Uniti dovrebbero giocoforza impiegare quantomeno alcune delle tre alleanze militari che hanno nel Pacifico (AUKUS, QUAD e SQUAD) per controbilanciare Mosca e Pechino dalla parte di Pyongyang, il che significherebbe giocoforza guerra mondiale senza neanche garanzie di sicurezza per il territorio continentale statunitense. (JC)
“Vuoi tu varcare la soglia di Parvus?” Da un’intervista privata…
Lo contattiamo in quello che lui dice “un momentaccio”. Passa un attimo in cui sentiamo un frusciare di fogli e