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Nonostante la propaganda, Hezbollah contrattacca. Il Tazebao del giorno

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Il Tazebao – La guerra quasi totale che sta sviluppandosi sempre più sotto i nostri occhi tra Israele e Libano sembra volgersi totalmente contro i piani di Netanyahu e dei suoi sodali: se l’obiettivo era quello di “ricompattare” la società israeliana attorno al suo governo, facendo dimenticare i fallimenti delle IDF a Gaza, la prassi ha ancora una volta dato vita a una realtà completamente opposta. Sono già circolati in tutto il mondo i video dei violenti pestaggi della polizia israeliana sui manifestanti Haredim – la componente più tradizionalista e non di rado ostile allo Stato di Israele – che si opponevano alla coscrizione forzata (quale delle due forze sarà ora accusabile di antisemitismo?), mentre la scollatura tra governo ed esercito aumenta: se il presidente Herzog e il primo ministro Netanyahu affermano che «non è una guerra contro il Libano, ma solo contro Hezbollah», il ministro dell’Istruzione Yoav Kisch sostiene che «non vi è differenza tra Hezbollah e il Libano»; se le fonti ufficiali parlano di “migliaia di obiettivi” di Hezbollah distrutti e di riduzione delle sue capacità militari, l’ex capo del Consiglio per la Sicurezza Nazionale Yaakov Amidror e il noto giornalista Akiva Novick hanno asserito che «siamo molto, molto lontani dallo sconfiggere Hezbollah o privarlo delle sue capacità» e che «sembra molto ottimistico affermare che abbiamo distrutto gran parte del potere militare di Hezbollah». Infatti, stanotte, sono stati colpiti l’aeroporto militare di Megiddo ad Afula e la base di Naftali con missili Fadi-1 e Fadi-2, come anche l’insediamento di HaAmakim e la città di Kiryat Shmona, causando danni. Non sono stati intercettati neanche i missili diretti contro Nahariya, pur se apparentemente finiti in mare. (JC)

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