Il Tazebao – È infine giunta luce verde, da parte di Bruxelles, per l’acquisizione della Tim (NetCo e FiberCop) da parte del fondo americano KKR, di cui abbiamo già parlato in uno dei primi Tazebao del giorno e che comporta il passaggio in mani straniere di un’infrastruttura fondamentale per ogni Paese come la telefonia, l’ennesima nel processo di dismissione e appalto del nostro potenziale economico ai grandi fondi d’investimento e conglomerati esteri. L’operazione, conclusasi al prezzo di 18,8 miliardi di euro, ha visto la totale incondizionalità da parte della Commissione europea e un rialzo anomalo del fatturato di Tim, probabilmente per alimentare la fiducia dei nuovi investitori. Ricordiamo che Il MEF detiene il 9,8% di Tim tramite Cassa depositi e prestiti, seconda azionista dopo la francese Vivendi che ne controlla il 23,7%. Tim dispone inoltre di una golden share che include il diritto di veto su eventuali operazioni sgradite, data la strategicità del gruppo e il fatto che l’ormai svizzera Fastweb, parte del monopolio che comprenderà anche Vodafone Italia, continuerà a esercitare concorrenza sia su NetCo che su FiberCop, le due joint ventures tra Tim e KKR che regolano le due reti di telefonia fissa della prima. (JC)
“Vuoi tu varcare la soglia di Parvus?” Da un’intervista privata…
Lo contattiamo in quello che lui dice “un momentaccio”. Passa un attimo in cui sentiamo un frusciare di fogli e