L’Italia si prepara a diventare quartier generale della NATO. Il Tazebao del giorno

Il Tazebao – In un’Europa sempre più avviata alla militarizzazione e allo scontro (Ucraina e Moldavia hanno iniziato i negoziati d’adesione all’UE il 25 giugno, con non pochi timori per l’annessione della seconda alla Romania, che potrebbe inasprire le tensioni con Pridnestrovia e Gagauzia, tradizionalmente filorusse), mentre la Russia apre il terzo fronte a Kharkov prendendosi il villaggio di Sotnitskij Kazachok e libera, secondo alcune fonti, altri due insediamenti nella RP di Donetsk (Sokol e Voshkod, più, ufficialmente, l’importante Distretto di Kanal a Časov Yar), l’Italia emerge sempre più compiutamente come un avamposto atlantico nella marcia verso la guerra. Non paga di aver implementato la cessione di TIM agli americani di KKR e di colpire la propria produzione automobilistica fermando possibilmente Mirafiori fino a settembre, il Comando NATO a Reazione Rapida di Solbiate Olona è diventato l’altro ieri il quartier generale della Allied Reaction Force dell’Alleanza Atlantica, che verrà diretto dal Generale di Corpo d’armata Lorenzo d’Addario. Questa nuova disposizione, adottata già al vertice di Vilnius del luglio 2023, vedrà crescere il numero dei soldati a 300.000 unità e si prefigge lo scopo di aumentare la capacità di deterrenza e difesa, prevenzione e gestione delle crisi e sicurezzza cooperativa. Vi saranno la Prima Divisione del Regno Unito, il Comando Operativo Speciale spagnolo, le NATO Naval Striking and Support Forces e il NATO Cyber Operation Center. Sono già stati programmate esercitazioni per due anni, con lo stesso Generale Cristopher G. Cavoli, comandante del Comando europeo degli Stati Uniti, che ha testualmente affermato: «La creazione di questa forza rappresenta uno dei maggiori passi in avanti del viaggio che la NATO ha intrapreso per difendere ogni singolo centimetro del territorio dell’Alleanza». (JC)