Il Tazebao – Ieri pomeriggio si è verificata, si potrebbe dire – con una nota di involontario umorismo nero – “come un fulmine a ciel sereno”, una devastante esplosione alla centrale semisommersa dell’ENEL nel bacino di Suviana, appennino bolognese. Mentre scriviamo i vigili del fuoco e i sommozzatori stanno ancora ricercando vittime e dispersi in condizioni terribili di impraticabilità del terreno e dei sotterranei e di scarsissima, quando non nulla, visibilità; alcuni dei feriti gravi ricoverati stanno ancora lottando per la vita: non si ha quindi, per il momento, un quadro esatto delle vittime e dei danni. Si dice che l’esplosione sia avvenuta a 60 metri di profondità e che sia dovuta al surriscaldamento di un componente elettrico della centrale, ma è presto per dirlo con certezza (devono essere condotte le rilevazioni e le indagini del caso e infatti si parla solo di “ipotesi”), e quasi mai, in situazioni come questa, vi è un’unica pista a cui ricondurre gli avvenimenti. (JC)
“Vuoi tu varcare la soglia di Parvus?” Da un’intervista privata…
Lo contattiamo in quello che lui dice “un momentaccio”. Passa un attimo in cui sentiamo un frusciare di fogli e