Il Tazebao – Sarà una chiusura d’anno al cardiopalma, quella a cui assisteremo nei prossimi cinque mesi, soprattutto per chi ha fatto del “discorsino da cummenda” fuori tempo massimo il suo stile di vita negli ultimi decenni: con buona pace della fede (mal)riposta nelle “magnifiche sorti e progressive” delle start-up (la E.L. Holding di Luigi Berlusconi termina il 2023 con 1,2 milioni di perdite rispetto al 2022), dei B&B (il blocco sugli affitti brevi nel centro storico va anche nel piano operativo comunale di Firenze) e in generale di altri luoghi comuni figli di un tempo che non c’è più, e sullo sfondo di una guerra imminente se non mondiale quantomeno regionale (ci si aspetta in ogni momento la risposta iraniana all’uccisione del leader di Hamas a Teheran e 250 nuovi lanciamissili balistici sono stati consegnati alle guardie di frontiera della RPDC), vediamo che la Nikkei chiude a -13%, la Topix a -12,10% e la Kospi a -9,20%, il prezzo del petrolio Brent sull’ICE è sceso sotto i 76$ al barile (prima volta dal 9 gennaio), le quotazioni dei Bitcoin crollano del 18% (valore di scambio diminuito di 50.000 dollari), la Stoxx 600 e lo Stoxx Index europei crollano rispettivamente dell’1,8% e dell’1,5%, la Blue Chips dell’Eurozona va giù dell’1,3%, l’FTSE britannico dell’1,7%, il CAC 40 francese del 2,1% e l’Ibex spagnolo va a -2,8%, mentre l’indice principale della Borsa di Taiwan è sceso addirittura dell’8,35%, a 19.830,88 punti. E mentre la Robinhood americana interrompe le contrattazioni per tutta la giornata a causa dell’eccessiva volatilità dei mercati, questa volta non si salva nessuno neanche a Oriente: il mercato azionario russo crolla dell’1,76%, il rendimento dei buoni trentennali del Tesoro cinese di circa il 2,30% (minimo record), l’indice BUX della Borsa ungherese cala del 2,42% e quello della Borsa di Istanbul del 6,72% all’apertura. Si aspettano ancora i dati sui titoli delle criptovalute e della Borsa americana, che non saranno verosimilmente migliori. (JC)

Trump torna nel Regno Unito, ma le acque tra le due sponde dell’Atlantico sono parecchio più fredde che nel 2019. Il Tazebao del giorno
Il Tazebao – A pochi giorni dall’enorme manifestazione ultraconservatrice a Londra, le cui stime “meno ufficiali” accompagnate alle riprese girate