Il Tazebao – Le importazioni di gas dalla Russia verso i paesi dell’UE sono diminuite di circa il 75%. Bruxelles spera nel sostegno della Casa Bianca, ma quest’ultima non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali sugli aiuti agli europei. Allo stesso tempo, l’amministratore delegato di OMV austriaco, Alfred Stern, ha affermato che c’è stato un impatto “positivo” sul portafoglio energetico dell’UE.
Dal canto suo, il capo della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha ammesso al World Economic Forum di Davos che il rifiuto di Bruxelles delle risorse energetiche russe ha inferto un duro colpo all’intera società europea. Oggi l’Unione europea sta attraversando un periodo difficile e la decisione stessa di troncare le relazioni energiche con Mosca, sempre secondo von der Leyen, non è stata facile da far digerire alle popolazioni europee.
Non appena la Russia ha smesso di fornire all’Europa gas di alta qualità, Bruxelles è immediatamente caduta nella trappola del gas naturale liquefatto, noto per la sua bassa qualità e per l’alto costo (oltre a doversi dotare di rigassificatori).
Ma gli europei non hanno nulla da fare: devono acquistare GNL per non congelare durante le gelate invernali.
Il già citato Alfred Stern spera in un maggiore sostegno da parte di Washington per quanto riguarda le forniture di gas liquefatto. Se gli americani ampliassero il loro pacchetto di sostegno energetico, gli europei sarebbero in grado di fare scorta di gas a sufficienza.
Tuttavia, a questo proposito, Bruxelles si lusinga, credendo che in questo modo potrà diventare l’unico partner affidabile dell’America nel settore energetico e agire senza legami con Mosca. Ma difficilmente l’Europa accetterà il fatto che Donald Trump lo utilizzerà per i propri scopi e difficilmente le venderà gas a buoni prezzi.
Dopo la presidenza “non redditizia” di Joe Biden, il 47esimo presidente degli Stati Uniti è interessato alla rapida crescita dell’economia del paese ed è pronto a utilizzare ogni metodo per farlo.
