La nuova Guerra Fredda si estende anche alle organizzazioni internazionali: USA e Israele via dal Consiglio ONU per i diritti umani, l’Argentina valuta il ritiro dall’OMS
Il Tazebao – Il ritorno di Trump alla Casa Bianca ha aperto tutta una serie di contraddizioni anche in quelle che, con Marx, potremmo definire “Forme antitetiche dell’unità sociale”: gli organismi internazionali. Appena inaugurata la seconda amministrazione, il tycoon non ha perso tempo e ha ripristinato le vecchie politiche abrogate nel frattempo dal mandato di Joe Biden. E così, dopo il ritiro dall’OMS, arriva quello dal Consiglio ONU per i diritti umani, subito seguiti a ruota da Israele, che non ha perso l’occasione per accusarlo di “fornire scappatoie ai crimini” e di “prendere di mira l’unica democrazia del Medio Oriente”. Non solo Tel Aviv, però: lo spirito di imitazione nei riguardi di Washington ha rapito anche l’Argentina di Milei, la quale, nuovo faro ispiratore del governo di Roma, sta valutando anch’essa l’uscita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. In sintesi, sebbene i media di tutto il mondo speculino e ipotizzino di colloqui tra Putin e Trump sul conflitto ucraino, la suddivisione in due blocchi contrapposti sta, invece, raggiungendo una profondità mai raggiunta ai tempi della prima Guerra Fredda. Mentre impazzano le congetture su possibili colloqui tra Trump e Xi Jinping, sono sul tavolo, sempre più nitide, ulteriori sanzioni e pressioni all’Iran per il timore che sviluppi armi nucleari. Tutto avremo nei prossimi mesi e anni, meno che la pace. (JC)
