Tra Italia e Francia c’è una reciprocità necessaria. La necessaria cooperazione politica, celebrata dal Trattato del Quirinale, affonda nella cultura: la comune genitura linguistica, il debito verso il Provenzale che fa sbocciare la poesia italiana, monsieur Tiberio Fiorilli e Molière, il modello napoleonico centralista che (con i suoi errori) contribuisce a creare la nazione italiana, e ancora il debito verso le avanguardie francesi e il sostegno alla Resistenza italiana a Parigi con la Concentrazione.
Oggi, un ambito su cui cooperare è sicuramente l’energia: la tassonomia europea con dentro anche il nucleare ci viene in aiuto (lo ha spiegato bene il Presidente dell’Associazione Italiana Nucleare Umberto Minopoli). Complimenti al rieletto Presidente Macron e vive la France!