Il Tazebao – C’è poco spazio per motivazioni di casualità laddove si nota che neanche nelle piattaforme della cosiddetta “controinformazione” non si sono riportati gli eventi di questi giorni nella penisola coreana. Donald Trump, il “presidente della pace”, mentre continua a bombardare lo Yemen ha diretto, addirittura, due esercitazioni militari in contemporanea nella penisola coreana, assieme a Repubblica di Corea e Giappone: oltre alle Freedom Shield si sono tenute una serie di manovre navali congiunte al largo dell’isola di Jeju dal 17 al 20 marzo (in coincidenza con gli ultimi tre giorni delle prime), che hanno coinvolto navi da guerra grandi e piccole supportate da varie tipologie di aerei, tra cui gli F-35. Lo scopo dichiarato consisteva nella “eliminazione delle atomiche della RPDC” e a tal fine è stato ampliato in modo completo il dominio del campo di battaglia, includendo terra, mare, aria, spazio e cyberspazio, applicandovi tecnologie militari ultramoderne come l’intelligenza artificiale generativa. Di fronte a tutto ciò, Pyongyang proprio il 20 marzo ha testato un sistema missilistico antiaereo di ultima generazione e ne ha avviato la produzione di massa nei principali stabilimenti dell’industria della difesa (già aveva collaudato un missile da crociera strategico il 26 febbraio). Più significativo ancora, tuttavia, è stato l’incontro di venerdì 21 marzo tra Kim Jong Un e Shoigu, il terzo in due anni e il secondo di quest’ultimo in veste di Segretario del Consiglio di Sicurezza della Federazione Russa. In quella sede, Kim Jong Un ha ribadito il sostegno totale e incondizionato della Corea del Nord all’operazione militare speciale in Ucraina e, ricevuta una lettera da parte di Putin, ha poi concordato con Shoigu l’attuazione integrale delle disposizioni del trattato di partenariato strategico globale tra i due Paesi, firmato a giugno ed entrato in vigore a dicembre dell’anno scorso. L’Estremo Oriente diventa così un focolaio di guerra sempre più papabile per le mire egemoniche americane, rimaste invariate col ritorno di Trump. (JC)

Nemmeno le condoglianze! Che rimane della civiltà giudaico-cristiana? Il Tazebao del giorno
Il Tazebao – In questi due giorni seguiti alla scomparsa di Papa Francesco, la banderuola della “civiltà giudaico-cristiana” è stata