Il mondo in fiamme. Gli interventi di Tirabassi e Somigli a Contro/Verso

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Gli interventi di Leonardo Tirabassi e Lorenzo Somigli alla trasmissione Contro/Verso su TVR Teleitalia.

“La guerra in Ucraina ha comportato il distacco dalla Russia, con la quale abbiamo sempre avuto legami economici e culturali; la guerra in Medioriente apre una frattura tra noi e il mondo arabo, con il quale abbiamo da sempre solide relazioni di politica estera dunque geopolitiche. Le conseguenze possono essere drammatiche per noi, oltre che per i popoli coinvolti”. Lo ha detto Lorenzo Somigli, intervenendo ieri sera a Contro/Verso, condotto da Domenico Guarino, su TVR Teleitalia.

“Ci sono delle zone di frizione tra le potenze – ha aggiunto –: l’Ucraina e il Medioriente. Quando si attiva un fuoco in Ucraina è naturale che ci siano reazioni anche altrove, come in Medioriente dove ci sono contraddizioni non risolte, come ho constatato nel mio ultimo passaggio in Libano. È in corso uno scontro globale, sempre più serrato, tra i due blocchi: da un lato, c’è un focolaio tra blocco occidentale, con una cintura di stati fortemente anti-russi, imperniato sulla Polonia e sulla Romania, e Russia stessa, dall’altro tra occidente e Iran, che ha dimostrato una capacità di penetrazione nel Medioriente”.

«Questo scontro avviene – ha rilevato Somigli – all’interno di un sistema di capitalismo politico globale, di cui tutti fanno parte. Tutti i paesi si stanno preparando allo scontro per l’egemonia e stanno serrando le fila. In Cina e in Russia questi processi di rastremazione sono partiti diversi anni fa. Ripercussioni, però, ci possono essere anche nel mondo occidentale dove si potrebbe assistere a torsioni illiberali. Consiglio la lettura di Vodka cola di Levinson sugli affari tra i due blocchi di allora e le possibili ibridazioni».

“L’ordine mondiale si è dissolto: durante la Guerra Fredda, i conflitti erano tenuti ai margini dello scontro tra i due blocchi. Finita questa è saltata la cornice. C’è stata poi un’accelerazione con la nascita del mercato globale e la diffusione della tecnologia su scala di massa. L’ordine del mondo è, attualmente, gestito con regole che sono morte e sepolte”. Questa la riflessione di Leonardo Tirabassi, giornalista e autore de La nuova guerra mondiale. Dall’Afghanistan all’Ucraina (goWare, 2023). “Sono successi due fatti – ha ricordato Tirabassi -: l’ingresso della Cina nel WTO e l’attentato alle Torri Gemelle che ha distratto gli Stati Uniti dalla gestione del mondo”.

“Il punto centrale – ha precisato sul conflitto in corso in Medioriente – è che si tratta di un attacco di uno Stato, di un’entità sovrana, a un’altra. Quando Craxi parlava, Gaza non c’era”.

Sul terrorismo, Tirabassi ha spiegato: «Il terrorismo è un’arma della guerra, non si può fare la guerra al terrorismo perché il terrorismo è una parte della guerra. Sarebbe come dire di fare la guerra all’artiglieria. Hamas è un’organizzazione che usa il terrorismo ma non è solo un’organizzazione terroristica. Il punto su cui discutere è l’efficacia e la legittimità della lotta armata».

Tirabassi presenterà il libro La nuova guerra mondiale. Dall’Afghanistan all’Ucraina il prossimo 7 novembre a Firenze.

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